Telecamere contro l”abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti, il Comune investe 60.000 euro
Occhi elettronici contro l”abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti. Non ha perso tempo l”Amministrazione comunale di Imola davanti al moltiplicarsi, in concomitanza dell”avvio del nuovo sistema di raccolta del pattume porta a porta in centro storico, dei casi di sacchi lasciati sulla strada vicino ai contenitori della differenziata.
Probabilmente in maniera fin troppo frettolosa (forse, visto che il porta a porta è appena stato introdotto, sarebbe stato opportuno uno sforzo maggiore per informare i cittadini e aiutarli a digerire il nuovo sistema), stanno infatti entrando in funzione le telecamere che il Comune ha fatto installare per “beccare” i furbetti dei rifiuti. A regime, il progetto prevede un totale di quindici telecamere, la cui presenza sarà regolarmente segnalata. Gli apparecchi potranno tuttavia essere installati e spostati in posizioni diverse da quelle inizialmente decise. Per cominciare, delle quindici complessive, undici sono installate all”interno del centro storico, quattro all”esterno dei viali, per un investimento, tutto a carico del Comune stesso, di 60.000 euro.
«L’obiettivo è quello di contrastare il comportamento di chi abbandona i rifiuti fuori dai cassonetti, causando un danno all’ambiente e un aumento dei costi di smaltimento per tutti i cittadini – spiega l”assessore all”Ambiente, Andrea Longhi -. A questo proposito ricordo che l’anno scorso, solo per raccogliere i sacchetti di rifiuti lasciati fuori dai cassonetti e ripulire l’area attorno, sono stati spesi da tutti i cittadini imolesi complessivamente 151.000 euro. Chi abbandona i rifiuti fuori dai cassonetti non si rende conto che con il suo comportamento incivile fa aumentare la Tari non solo per sé, ma anche per tutti gli altri utenti virtuosi, che fanno onestamente la propria parte nella raccolta differenziata».
L”assessore aggiunge poi qualche informazione tecnica sulle telecamere introdotte che sono «intelligenti – sottolinea -, in grado di riprendere da più parti la posizione indicata, che si attivano con rilevatori di movimento e memorizzano i filmati solo quando la registrazione è completa». I filmati realizzati grazie ai nuovi occhi elettronici dovrebbero pertanto consentire il riconoscimento di chi abbandona i rifiuti e la possibilità di elevare sanzioni in maniera mirata ed efficace. Le multe previste per i cittadini che non smaltiscono correttamente i rifiuti, ricordiamo, vanno da un minimo di 104 euro a oltre 800. Una quindicina di sanzioni sono già state applicate fino ad ora dalle Guardie ambientali metropolitane nei casi in cui è stato possibile o cogliere in flagrante i responsabili del gesto oppure risalire agli autori.
Quanto infine alle motivazioni, Longhi mette in evidenza che il fine “educativo” dell”iniziativa. «Il nostro scopo non è quello di fare cassa, ma quello di educare i cittadini a comportamenti corretti – afferma l”assessore -. Devo dire, a questo proposito che la stragrande maggioranza è con noi e si smaltisce correttamente i rifiuti, tanto è vero che la percentuale di raccolta differenziata è in aumento. Purtroppo una piccola parte attua comportamenti che non riesco a definire civili e che contrastano nettamente con l’impegno di quasi la totalità dei cittadini impegnati nel contribuire a migliorare l’ambiente anche con i propri piccoli gesti quotidiani». (r.cr.)
Salve,risiedo in centro storico e sono d’accordo sul fine educativo di questa operazione,però ritengo che i contenitori dell’indiffereziata non siano adeguati per i seguenti motivi: 1 volta su 3 il sistema di apertura manuale a leva non funziona, non è igienico , tantomeno ergonomico ( anziani e
bassi di statura) fanno fatica ad utilizzarlo. Inoltre i mezzi di raccolta sono troppo rumorosi e altamente inquinanti e dovrebbero avere turnazioni orarie per quartieri per non svegliare alla solita ora sempre gli stessi residenti. Grazie
….non era meglio mettere un contenitore in più.