ConAmi, il Cda procede (a ranghi ridotti) e punta al trasloco dell’Inps nell’ex Beccherucci
Il presidente del Consiglio di amministrazione del ConAmi, Andrea Garofalo, sembra aver preso molto sul serio le raccomandazioni dei sindaci-soci in tema di Piano industriale, l’esigenza di trovare nuove coperture e idee per mettere in sicurezza il futuro (e gli utili) del Consorzio. «Il Cda del 16 luglio scorso ha avviato l’analisi del Piano triennale in vigore e l’avvio dei lavori per la predisposizione del nuovo Piano triennale relativo agli anni 2020-2021-2022 – ha fatto sapere con una nota -, che sarà poi sottoposto all’Assemblea degli Enti consorziati». Ad esempio occorrerà tener presente che i poco meno di 2 milioni necessari per procedere con lo studentato nell’ex manicomio dell’Osservanza, dovranno venire da un analogo “taglio” degli investimenti destinati a Imola, come chiesto espressamente dai sindaci-soci al momento del via libera al progetto.
Non solo. Arriva anche qualche idea. Sempre in occasione del Consiglio di amministrazione del 16 luglio, «tra gli altri, è stato approvato il bando di gara per i servizi di ingegneria riguardanti la ristrutturazione del compendio ex Beccherucci. Provvedimento determinante per il rispetto del termine per la consegna dell’immobile quale nuova sede dell’Inps». A Imola c’è uno sportello Inps dal 1950, poi diventato nel 1977 una vera e propria sede subprovinciale. L’ipotesi è che l’Istituto nazionale di previdenza possa lasciare il palazzo storico di via Garibaldi, dove si trova attualmente, per traslocare in via Selice nell’edificio di proprietà del ConAmi. Un progetto avviato in embrione dal precedente Cda del ConAmi a presidenza Stefano Manara.
In conclusione il Cda a guida Garofalo procede, nonostante i ranghi ridotti. Ad oggi sono solo tre su cinque, ci sono da integrare gli altri due consiglieri che non hanno accettato la nomina decisa “in solitaria” dalla sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi. Il punto è stato rinviato a data da destinarsi dai sindaci-soci durante l’Assemblea. Garofalo sin dal suo arrivo ha cercato di smorzare i toni ma ricucire gli strappi dei mesi scorsi non sarà facile. (l.a.)
Nella foto la sede attuale dell”Inps in via Garibaldi e nel riquadro Andrea Garofalo