Circondario, tutti d”accordo per il rilancio con 4 gestioni associate e Sangiorgi presidente, Poli e Montanari i vice
Le avvisaglie c’erano tutte per tramutare in realtà i timori di un «liberi tutti» che avrebbe portato alla scomparsa del Circondario di Imola. Invece il vento è cambiato anche in via Boccaccio. La liturgia della prova di forza a tutti i costi sembra aver lasciato spazio alla mediazione. Ieri tutti e dieci i sindaci dei Comuni hanno siglato un documento che rilancia il Circondario su quattro funzioni associate considerate da tutti come un’esperienza positiva, cioè Servizi sociali (Asp), Tributi, Personale e Sia (servizi informatici) secondo la logica del «salviamo quello che funziona».
«Ora per cinque anni tutti sono impegnati a non uscire» spiega Matteo Montanari, sindaco di Medicina. A seguire è stata nominata la Giunta, presidente la sindaca di Imola Manuela Sangiorgi, vice lo stesso Montanari e Beatrice Poli di Casalfiumanese. «Ottimo risultato di condivisione di intenti. Ci metteremo subito all’opera, insieme, per individuare le migliori soluzioni possibili per la soddisfazione dell’intera comunità» ha commentato Sangiorgi.
«Secondo me è un buon piano di lavoro» dice dal canto suo il sindaco castellano Fausto Tinti, che ha comunque portato in fondo quanto anticipato già un mese fa: uscire dalla municipale associata. «Non ha funzionato, come quella dei 5 Castelli in passato» motiva. I Consigli comunali di Castel San Pietro e Castel Guelfo, infatti, la scorsa settimana hanno approvato la delibera di recesso dalla gestione associata nel Corpo unico della municipale. Idem Mordano. Imola ha fatto la stessa cosa per quanto riguarda Servizio finanziario, Economato e Controllo di gestione. Si tratta, non a caso, di attività che non fanno parte del “pacchetto” condiviso nell”accordo per “salvare” il Circondario. I Comuni recuperano la titolarità di quel servizio e soprattutto il personale che, a suo tempo, avevano messo a disposizione del Circondario, ovvero per l’attività anche degli altri enti. Ci sono sei mesi per rendere effettive le procedure di recesso, l’orizzonte è l’inizio del 2020. (l.a.)
Altri particolari e dettagli sull’accordo per il rilancio del Circondario e i commenti dei sindaci di Dozza e Castel Guelfo sul “sabato sera” del 18 luglio
Nelle foto la Giunta del Circondario: Manuela Sangiorgi, Beatrice Poli e Matteo Montanari