In Vallata si cercano colture alternative, a cominciare dall”aronia e dalle sue straordinarie proprietà nutrizionali e salutari
Non solo mirtilli, more, lamponi, ribes, fragoline, uva spina ma anche alkekengi, aronia, mora di gelso, kaskap, bacche di goji. Sono i superfood, prodotti considerati super-ricchi di nutrienti e super-benefici per la salute. Ma anche nuove opportunità per gli agricoltori che vogliono provare produzioni alternative. Un settore tutto in crescita. E ad esempio di ciò, la produzione di aronia sta crescendo anche nelle colline della vallata del Santerno. Un argomento che abbiamo trattato sulle pagine del «sabato sera» già l’anno scorso, ma, nel frattempo, l’attività è cresciuta, anzi, si è moltiplicata.
«Sono stato il primo a piantare aronia in Emilia Romagna – racconta Marco Martelli di Fontanelice -. Per decenni la coltura dell’albicocco è stata la più redditizia anche in una zona collinare come la nostra. Purtroppo, con l’ingresso di nuove varietà sempre più adatte alla pianura e coltivabili anche al sud d’Italia, le nostre produzioni sono passate in secondo piano. Oggi rendono meno, a fronte di costi più elevati e ad una produttività inferiore. Così, dopo aver vagliato tante ipotesi, mi sono deciso a mettere a dimora le prime piante di aronia». Il primo mezzo ettaro Martelli lo ha piantato nel maggio del 2017 e nell’estate dell’anno scorso ha raccolto 4 quintali di prodotto. «A marzo di quest’anno ne ho piantati altri sette ettari e i risultati li vedrò il prossimo anno. Ma prevedo una raccolta di frutti dai 20 ai 30 quintali».
Una coltura rustica, quindi meno condizionabile dai cambiamenti meteoclimatici. «L’aronia – conferma Martelli – è un arbusto che cresce in qualsiasi terreno e clima e non necessita di irrigazione. Non è intaccata da patogeni, quindi è adatta alla coltivazione biologica. Fiorisce ad aprile e ad agosto inizia a produrre il frutto, che comincia a maturare fra metà agosto e metà settembre. La raccolta è manuale». Dalle bacche, che si presentano a grappolo, simili al mirtillo, si ottiene un succo dalle ottime peculiarità nutraceutiche. Infatti è ricco di antiossidanti, polifenoli, flavonoidi, antociani e vitamina K. Quindi è utile per formare e mantenere robuste le nostre ossa, favorisce la circolazione del sangue e rinforza i vasi sanguigni, prevenendo le principali cause di problemi cardiovascolari. Previene la formazione di coaguli di sangue, riducendo così le possibilità di arteriosclerosi o indurimento delle arterie. Le bacche sono anche un’ottima fonte di fibre che aiutano la regolarità intestinale, promuovendo, allo stesso tempo, la perdita di peso naturale negli individui in sovrappeso. E molto altro. (al.gi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» dell”11 luglio
Nelle foto le bacche di aronia e la pianta in fiore