Marco Panieri (segretario Pd): “La Festa all’Osservanza è stata una vera ripartenza”
Tempo di bilanci per il segretario del Partito democratico, Marco Panieri, al termine dei 17 giorni della Festa, che per la prima volta si è tenuta nel parco dell’Osservanza. «Ritengo che il risultato sia senz’altro positivo».
Molti cittadini, grazie alla festa, hanno riscoperto o addirittura scoperto l’Osservanza, ex ospedale psichiatrico, lungamente preclusa all’accesso…
«Sì, l’aver fatto la festa in quel luogo è stato sicuramente l’elemento più caratterizzante e impegnativo. Non solo dal punto di vista organizzativo ma, soprattutto, da un punto di vista culturale, reinterpretativo dell’utilizzo di questi spazi. Vi abbiamo svolto dibattiti, vi abbiamo allestito delle mostre in collaborazione con diverse associazioni. Talune dedicate al luogo stesso e al suo utilizzo passato. E quelle mostre, allestite dentro i padiglioni, hanno spinto la gente ad entrarvi, a guardarsi attorno, a interrogarsi passando davanti alle celle che avevano ospitato i degenti. Ma per qualcuno è stato anche un recupero di ricordi. Io stesso, durante lo svolgimento della festa, ho avuto modo di parlare con persone che vi avevano lavorato e, addirittura, con una persona che vi era stata ospitata».
Le iniziative politiche, invece, sono sembrate sacrificate rispetto al passato.
«Il nostro obiettivo non era di fare le “seratone” con migliaia di presenze. Tra pochi mesi si voterà per il rinnovo di governatore e Assemblea regionale, per cui abbiamo privilegiato iniziative su temi importanti, quali sanità, ambiente, sviluppo, infrastrutture e altro ancora, ma dandogli un taglio più locale, collegato alle esigenze concrete, quotidiane delle persone. C’è chi preferisce lo streaming, noi il contatto diretto con la gente. Riducendo la distanza tra chi parla e coloro che ascoltano, dando la possibilità a questi ultimi di porre domande e dire la propria. Una discontinuità che è stata capita e apprezzata».
E adesso?
«Adesso faremo i conti, pagheremo i fornitori e quant’altro c’è da pagare e vedremo quanto rimarrà in cassa per finanziare l’attività politica. Ma posso già dire che siamo in linea con quanto preventivato. E riguardo ai conti vorrei rassicurare l’assessore Frati. Mi hanno riferito che, tramite l’accesso agli atti, si è informato sulla nostra festa, magari sperando di scoprire magagne da usare poi politicamente. Ebbene, per l’occupazione dell’area noi paghiamo 20 mila euro. Anzi, mentre stiamo parlando, tale cifra è già stata versata. Spero che l’assessore sia soddisfatto e possa così tornare a fare il lavoro che gli compete».
L’intervista completa sul “sabato sera” dell’11 luglio.
Nella foto Marco Panieri (in fondo al centro con la camicia bianca) tra i volontari che festeggiano la buona riuscita della Festa