Ciclismo, Marco Selleri dopo il Giro Under 23: «Così gli italiani crescono anche grazie alla Romagna»
Sono ormai passati alcuni giorni dalla fine del 42° Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel. Per la Nuova Ciclistica Placci 2013 di Mordano e tutti i suoi volontari, coordinati dal presidente Marco Selleri, è il momento di fare il punto e cominciare anche a guardare al futuro: basta navigare un po’ su internet per accorgersi che, in questi anni, l’attenzione intorno al Giro Giovani è aumentata considerevolmente. E tanti, online, chiacchierano già sul percorso del 2020.
Marco, che Giro U23 è stato?
«Un Giro combattuto – risponde Selleri -, che ha evidenziato la superiorità dei colombiani in salita e dei britannici in volata, grazie alla loro programmazione su pista. Questo conferma i trend che vediamo già da anni nelle grandi corse professionistiche. Da un certo punto di vista, dà maggior forza alla mission con cui abbiamo fatto ripartire il Giro U23 nel 2017».
Cioè?
«L’obiettivo è quello di consentire al movimento italiano di crescere grazie al confronto con i migliori talenti del ciclismo internazionale. Nel 2017 gli italiani hanno vinto una tappa; lo scorso anno una tappa, una semitappa e il prologo, ma il primo italiano in classifica è arrivato solo 8°. Quest’anno abbiamo messo tre italiani in top-ten, Covi (4°) ha lottato per il podio fino in cima al Passo Fedaia, poi Mazzucco e Venchiarutti hanno vinto due tappe, gli unici a interrompere il dominio di Colombia e Gran Bretagna. C’è tanta strada da fare, ma i frutti iniziano a vedersi». (ma.ma.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 4 luglio.
Nella foto (Isolapress): Marco Selleri premia il vincitore del Giro Under 23, il colombiano Andres Camilo Ardila