Partono i saldi estivi, le regole per i commercianti e i consigli agli acquirenti per fare acquisti sicuri
Al via da domani, sabato 6 luglio, i saldi estivi che si concluderanno il 4 settembre. Due mesi nei quali centinaia di punti vendita di diversi settori merceologici (tessile, abbigliamento, calzature, accessori, elettronica e oggetti per la casa) proporranno la loro merce a prezzi, appunto, di saldo. Come ogni anno si tratta di un periodo molto atteso, sia dai commercianti che dai consumatori. «C”è molta attesa visto l’andamento non particolarmente brillante delle vendite nel periodo primaverile, a causa di un clima avverso che non ha invogliato la clientela all’acquisto di capi estivi, facendoci così saltare la stagione», conferma il presidente di Confcommercio Ascom Imola Gianluca Alpi. Per questa ragione, prosegue Alpi, «vi sarà maggiore offerta inizialmente in quanto molta merce del campionario dei negozi è rimasta invenduta. Auspichiamo che il periodo dei saldi possa confermare la fiducia dei consumatori».
Anche in questa occasione l”Ascom propone l”operazione “Saldi Tranquilli”, una campagna che si rivolge sia ai consumatori, ai quali si forniscono informazioni sulle norme che regolano il corretto svolgimento dei saldi, sia agli operatori commerciali, che troveranno in associazione uno specifico sportello cui rivolgersi (dal lunedì al venerdì ore 9.30-12.30, tel. 0542 619611, e-mail saldi@ascomimola.it).
Ecco dunque che Confcommercio Ascom Imola ripropone, a beneficio di tutti gli interessati, il “decalogo” da tenere a mente per una stagione all”insegna degli acquisti “sicuri”, ricordando a tutti innanzitutto che, per snellire le procedure a carico delle imprese, la delibera regionale n. 1780 del 2 dicembre 2013 ha eliminato l”obbligo della comunicazione ai Comuni (e per Bologna ai Quartieri) relativa ai saldi di fine stagione da parte degli operatori.
Prodotti in vendita – I capi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda, oltre che essere soggetti a notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Nulla vieta, tuttavia, di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Esposizione dei prezzi – E” obbligatorio esporre al pubblico il prezzo iniziale di vendita, la percentuale di sconto e il prezzo scontato finale.
Pubblicità – La durata dei saldi deve essere indicata in tutte le pubblicità comunque e dovunque realizzate. Sul punto vendita possono comparire una sola volta purché in maniera “evidente” e leggibile dall”esterno. Le asserzioni pubblicitarie devono essere chiare e non indurre in equivoco.
Pagamenti elettronici – Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l”adesivo che attesta la relativa convenzione. E” previsto invece l”obbligo di accettazione dei pagamenti tramite pos (bancomat-carte di debito).
Disposizione della merce – Per non indurre il consumatore in errore, le merci offerte in saldo devono essere esposte in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quelle non in saldo. Nel caso la separazione non sia praticabile, la vendita ordinaria viene sospesa.
Prova dei capi – Non c’è obbligo di fare provare i capi al cliente, perché si tratta di una possibilità rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Cambi di prodotti acquistati in saldo – La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l”obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. (r.cr.)