Civ a Imola, in pista anche la wild card imolese Andrea Poggi con supporto tutto.. locale!
Questa è una storia vera di motori e passione, una storia come forse non se ne vedono più tante in un mondo, quello delle due ruote, che negli anni si è trasformato da luogo di passioni leggendarie ad un settore prettamente economico, fatto di business e budget e giri di denaro.
E’ la storia di Andrea Poggi e dei suoi amici, in comune la passione per i motori, una passione innata in chi ha le radici nella Motorvalley e soprattutto nell’Imola dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, teatro internazionale di competizioni su due e quattro ruote che hanno fatto la storia del motorsport.
Andrea Poggi è pilota di moto part time, accanto al lavoro come idraulico e al ruolo di genitore. La passione per le due ruote è così forte che continua nonostante l’età che avanza e le spese che aumentano. E’ esperto in pista e nel box, ma a volte la classe e le competenze non bastano. “Da qualche anno i costi per partecipare ad una singola tappa del campionato italiano, fra iscrizioni della Federmoto e componenti permesse, sono molto aumentati – spiega Poggi -. Parlo di cifre a tre zeri, in pratica il motociclismo è diventato uno sport per ricchi e non più per appassionati. Senza uno sponsor o più non puoi semplicemente scendere in pista e trovare aziende e realtà disposte a sponsorizzare il motociclismo, oggi, è dura. C’è chi ha paura dei ciarlatani che negli anni hanno causato seri buchi economici, e chi semplicemente non è interessato a sport senza pallone, diciamo”.
Ma la passione, quella vera, è una componente che fortunatamente ancora caratterizza tante persone comuni per le quali il pilota che scende in pista su una moto lucente, vestito di casco e tuta-armatura, che affronta il caldo come la pioggia, quel pilota è ancora il cavaliere errante senza paura e senza macchia di un tempo, come i piloti raccontati nel film “I fidanzati della morte”.
Così Poggi ha trovato un gruppo di amici che si sono stretti intorno al pilota per farlo scendere in pista come wild card del National Trophy 1000 per la tappa “di casa” del Civ. “Li ringrazio tutti – elenca -: Mirella e Massimiliano Monti, Nicola Masato, Federico Cavrini, Gabriele Motta, ma anche America Graffiti, Motosapiens e tutti quelli che hanno partecipato alla cena di autofinanziamento per sostenere le spese di questa tappa imolese che è stata difficile per alcuni problemi alla moto ma che ho comunque concluso guadagnando un punto con la quindicesima posizione”. Un punto che, condiviso con gli amici che lo hanno sostenuto e perfino seguito in pista come meccanici e tecnici improvvisati e perfino ombrellini, è stato festa grande.
“E’ stata una bella gara, certo poteva andare meglio – continua Poggi – ma mica male considerato che al box eravamo un idraulico, un elettricista ed un escavatorista”. Oltre a metterei propri loghi sulla Ducati di Poggi, gli amici hanno partecipato alla tappa imolese del Civ non solo come spettatori delle gare in programma ma direttamente in prima persona e come mai prima, fra pista e box. “Mi hanno aiutato ad arrivare fino alla fine della gara – ammette – perchè per i problemi che sentivo alla moto sarei stato tentato a fermarmi.. E invece siamo andati a punto”. Un punto al lieto fine della storia delta tappa 2019 del Civ di Imola.
La video-photogallery di Francesco Di Pasquale