«Rubrica salute»: estate rovente, caldo e umidità creano condizioni di rischio
E’ possibile vivere bene l’estate, ma è necessario proteggersi dalle temperature elevate e dall’umidità. Se questa è una raccomandazione valida per tutti, sono in particolare gli anziani e i malati cronici i più esposti ai disturbi provocati dal caldo eccessivo che devono seguire alcune regole importanti. «L’elevata temperatura esterna, dai 30 gradi – precisa Gabriele Peroni, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Imola -, ma anche la ridotta ventilazione e soprattutto l’umidità maggiore del 60-70 per cento, non consentono all’organismo un’adeguata dispersione del calore corporeo tramite la sudorazione e creano condizioni di rischio per colpi o collassi di calore, sindromi non legate necessariamente all’esposizione al sole e che possono manifestarsi anche in ambienti chiusi». Ci sono alcuni fattori, poi, che in caso di caldo molto intenso possono aumentare il rischio di incorrere in problemi di salute. Ecco allora alcuni consigli che possiamo mettere in atto. «Intanto bere molto – dice ancora Peroni -. Per contrastare la perdita di liquidi sarebbe importante bere spesso durante la giornata: almeno 2 litri di acqua al giorno, corrispondenti a circa 8 grandi bicchieri. Un’azione che dovrebbero seguire soprattutto le persone anziane perché percepiscono meno di altri la sensazione di sete e quindi bevono poco e quasi mai fuori pasto. Mangiare poi cibi ricchi di liquidi come frutta e verdura per recuperare anche i sali minerali e le vitamine. Il refrigerio si può ottenere anche gustando un buon gelato alla frutta».
Può essere utile osservare la cute per valutare se si sta bevendo a sufficienza: una cute rosea, fresca e non marcatamente secca suggerisce una buona idratazione dell’organismo. Preferire poi tre pasti leggeri, da integrare con due piccole merende. In tavola andrebbero bene alimenti come pasta e riso conditi con verdure, pesce e carni bianche, evitando salse troppo elaborate, fritture e insaccati. Vicino al piatto sarebbe bene avere acqua fresca e non bibite gassate, zuccherate e ghiacciate; meglio limitare al massimo il consumo di vino, birra, bevande a base di caffeina e rinunciare ai super alcolici. Anche il vestiario ci può aiutare. «Mettiamoci abiti leggeri – continua Peroni -, di colore chiaro e in fibre naturali, come cotone e lino, per favorire la traspirazione e indossiamo cappello ed occhiali da sole quando usciamo. Cambiamo spesso la biancheria intima dal momento che aumenta la frequentazione dei bagni». Facciamo docce con acqua tiepida, laviamo viso e braccia con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea e idratiamo la pelle con prodotti adeguati come, ad esempio, crema all’amido di riso. Evitiamo di uscire nelle ore più calde della giornata e rinunciamo, nelle stesse ore, anche agli esercizi fisici all’aperto. Evitiamo di lasciare i bambini soli in macchina, anche per brevi soste, dal momento che la temperatura in automobile può aumentare molto rapidamente. «Ed evitiamo anche le esposizioni al sole – aggiunge Peroni -. Sfruttiamo al massimo, invece, le ore fresche del primo mattino e della sera, anche per arieggiare la nostra casa».
Nelle ore più calde chiudiamo finestre, tapparelle e tende (molto utili quelle esterne), cercando di stare nei locali meno esposti al sole e più freschi. Rinfreschiamo gli ambienti con condizionatori. Attenzione però perché la temperatura dentro casa non deve mai essere più bassa di 6-7 gradi rispetto all’esterno e questo per evitare sbalzi termici pericolosi per la salute. Ancora meglio se usiamo i condizionatori solo in funzione deumidificazione. Se si utilizzano condizionatori mobili, fare attenzione anche agli sbalzi tra le stanze rinfrescate e quelle più calde. «Il getto d’aria di condizionatori e ventilatori – consiglia ancora Peroni – non deve essere troppo forte e mai orientato verso le persone. Attenzione, poi, alla manutenzione dei condizionatori: è necessario svuotare spesso la vasca della condensa e pulire i filtri». Un’altra raccomandazione è per chi ha qualche problema di salute. «Chi ha in corso terapie farmacologiche per la pressione arteriosa o per il cuore è opportuno – consiglia Peroni – che si confronti con il medico curante per adeguare o meno la posologia delle medicine». A questo punto non ci rimane che augurare a tutti i lettori vacanze serene e in salute. (Alessandra Giovannini)
Nella foto: Gabriele Peroni, direttore del dipartimento di sanità pubblica dell”azienda Usl di Imola