Ciclismo, in agosto Giovanni Caneda parteciperà alla sua quinta Paris-Brest-Paris
Siamo quasi tutti in buona forma (anche se siamo in pochi che miglioriamo invecchiando!) così prende sempre più piede lo sport estremo, in questo caso il ciclismo. Più modestamente (si fa per dire) Giovanni Caneda ha svolto il suo «compitino», per partecipare (la sua quinta volta) alla Paris – Brest – Paris, 1.300 km no-stop in programma in agosto. Giovanni fa ormai stabilmente parte della nazionale Audax e ha dovuto effettuare i quattro brevetti previsti che danno diritto alla partecipazione per la prova francese, 200, 300, 400 e 600 km svolti tra marzo e maggio con partenza da Montorio Veronese. «Il periodo non è stato dei migliori con questa falsa primavera fredda e piovosa. Le notti sono state terribili, si è riposato pochissimo ed era d’obbligo l’abbigliamento invernale. La prima prova si è svolta attorno al Lago di Garda, la seconda prevedeva anche la scalata del Monte Bondone. I 400 km partivano da Verona, si percorreva la Valsugana e ancora Bondone e Garda. L’ultima, la più dura per il meteo particolarmente avverso, da Verona arrivava a Dobbiaco, poi Val Pusteria, Bolzano, Lago di Garda e ritorno a Montorio. Fortuna che hanno autorizzato di poter prendere i ricambi a Dobbiaco, così ho potuto cambiarmi e finire».
Come ti sei allenato?
«Ho appena concluso una 400 km che è partita da San Lazzaro e ci ha portato sui colli bolognesi, compreso San Luca e Monte Donato, poi Zena e Zula per venire verso la bassa imolese, Forlì, Premilcuore, il passo dei Tre Faggi e gli ultimi chilometri del Muraglione, poi l’Eremo di Gamogna, Marradi, il Carnevale, Palazzuolo, San Prospero, gli Stradelli Guelfi e ritorno a San Lazzaro. Un bel percorso». (n.v.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 27 giugno.
Nella foto: Giovanni Caneda