Le regole d”oro della Polizia postale per scegliere la propria casa vacanze su internet in sicurezza
Scegliere online la casa in cui trascorrere le vacanze è un’operazione che può comportare rischi. Proprio per prevenire le truffe online, pertanto, la Polizia postale e delle Comunicazioni, l’Unione nazionale consumatori e la piattaforma Subito (numero uno in Italia in fatto di annunci di compravendita, con oltre 11 milioni di utenti unici mensili) hanno messo a punto un’azione di “sicurezza partecipata” al fine di informare e mettere in guardia i cittadini che, sempre più di frequente, ricorrono proprio a internet per programmare le loro ferie. Basti dare un’occhiata ai dati forniti dal Politecnico di Milano, infatti, per scoprire che solo il 2% degli italiani tra i 18 e i 75 anni, nel 2018, non ha usato la rete per organizzare l’ultima vacanza.
Ecco allora le otto regole d’oro suggerite da Polizia postale Subito e Unione nazionale consumatori per programmare un soggiorno in tutta sicurezza. Innanzitutto, è importante verificare che le immagini a corredo di un annuncio corrispondano effettivamente alla realtà, che siano realistiche, complete e non troppo “patinate”. Si può dunque usare un motore di ricerca web per immagini sul quale caricare le foto dell’annuncio per escludere che si tratti di una foto di repertorio, ma corrisponda a una casa reale. Seconda regola: verificare tramite le mappe satellitari se l’immobile scelto e la zona indicata dall’annuncio corrispondono alla descrizione fornita. Inoltre è buona norma, questo è il terzo consiglio, contattare via chat l’inserzionista, al fine di chiedere informazioni e foto aggiuntive sull’alloggio.
Andando avanti nella lista dei consigli utili, al quarto posto troviamo la voce “prezzo”: per capire se è troppo alto, basso o se è giusto, meglio fare una ricerca nella zona per capire se è in linea con la località in cui si trova e con le altre case della stessa tipologia. Ed ecco la quinta regola: se possibile, incontrare l’inserzionista per visitare la casa e consegnare di persona la cifra pattuita. Restando in tema di soldi, al sesto posto troviamo un’indicazione sul valore della caparra eventualmente richiesta, che è legittima, ma non deve superare il 20% del totale. Le ultime due regole, infine, riguardano documenti e modalità di pagamento: mai inviare documenti personali (patente, passaporto, carta d’identità) che possono essere usati per fini illeciti ed effettuare i pagamenti sempre su Iban (verificando tramite strumenti tipo Iban calculator se il conto corrente è italiano) o in ogni caso con metodi tracciati.
A questi consigli sarà data massima diffusione mediante pubblicazione sulle piattaforme di Polizia postale, Subito e Unc, sui social network e attraverso un video che le sintetizza ed è disponibile sul canale Youtube della Polizia di Stato. (r.cr.)