Futsal A2, l”Imolese pensa già al dopo Kaos: «Le risorse si rimpiazzano, non saremo una comparsa»
Non abbiamo raggiunto un accordo con il marchio Kaos – ha esordito il direttore generale Gianluca Matera nella conferenza stampa indetta venerdì scorso al Centro Sportivo Bacchilega -, quindi il 30 giugno terminerà ufficialmente la nostra collaborazione con Marco Calzolari e dal 1º luglio torneremo a chiamarci Imolese Calcio 1919». Non certo un fulmine a ciel sereno, visto che lo stesso patron del noto marchio di abbigliamento, proprio su queste pagine due settimane fa, aveva già «spoilerato» la notizia. «Calzolari in questo sport ha un nome, ma purtroppo a volte si confondono i ruoli e tra noi non c’era la stessa veduta di idee. L’Imolese è la società, mentre Kaos era lo sponsor e, come da lui dichiarato ai giornali, non abbiamo trovato un accordo per proseguire insieme».
Potrà essere un problema la mancanza di risorse che Kaos metteva sul piatto?
«Perdere uno sponsor vuol dire perdere delle risorse, ma possono essere rimpiazzate. Penso che non accuseremo più di tanto il colpo e voglio ringraziare il presidente Spagnoli per la possibilità di portare avanti il nostro lavoro. Noi del calcio a 5, comunque, camminiamo con le nostre gambe rispetto al calcio e quanto svolto prima dell’arrivo di Kaos supera di gran lunga quanto fatto con lui in una sola stagione. La solidità del progetto non dipende dallo sponsor, ma solo dal nome Imolese». Calzolari voleva portare Pedrini in panchina. Con il suo addio è fatta per la riconferma di Alberto Carobbi? «Ora è ufficiale, così come quella del vice Simone Bottacini. Sono sicuro che sfrutteranno al massimo le potenzialità della rosa a disposizione».
Vietato parlare di ridimensionamento?
«Il 1º luglio depositeremo regolarmente l’iscrizione al campionato di A2, che scatterà il 28 settembre. L’Imolese, che si radunerà al Bacchilega il 12 agosto, non farà la comparsa, ma dovrà stazionare nelle parti alte della classifica». (d.b.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 27 giugno.
Nella foto: da sinistra Alberto Carobbi, Gianluca Matera e Simone Botaccini