Calcio serie C, il tecnico dell”Imolese Dionisi sui banchi di scuola al corso di Coverciano
Il cellulare che a fine giornata sarà una lunga serie di chiamate perse e messaggi whatsapp da evadere in notturna. Ecco, assieme al fatto che ci sia da concentrarsi in questi giorni, quello che lega Alessio Dionisi a quei ragazzi alle prese con gli esami di maturità: entrambi stanno studiando per conseguire il secondo massimo di formazione nel proprio campo, visto che dopo la maturità c’è la laurea, mentre dopo il corso Uefa A (Dionisi potrà allenare tutte le giovanili, tutte le squadre femminili fino alla A, le maschili fino alla C e potrà inoltre essere tesserato come assistente allenatore in A o in B) c’è il Master Uefa Pro per guidare le squadre di A e B. Insomma, Dionisi trascorre questa prima parte dell’estate sui banchi di scuola a Coverciano: «E’ una cosa diversa da quel corso di allenatore di base Uefa B che ho seguito in passato e che era molto meno impegnativo di questo – parola dell’allenatore toscano, beccato durante una pausa delle lezioni -. E’ come essere all’Università: avevo cominciato quando ero più giovane con Giurisprudenza, passando poi a Scienze Politiche a Siena, dove si potevano sostenere esami senza seguire le lezioni. Poi però sono riuscito a dare solo 8 esami e non frequentando, visto che mi trasferii a giocare al nord, era effettivamente difficile».
Albergo a Firenze oppure camera a Coverciano per dividere le spese (alla fine, assieme alla tassa di iscrizione, il costo per Dionisi è di 5-6 mila euro), il fine settimana sul mare della Toscana per rivedere la compagna Maila (insegnante di inglese, «materia nella quale avrei bisogno di ripetizioni» ammette Dionisi) e la figlia Giorgia, le lezioni da seguire giorno dopo giorno: ecco il menù dell’estate. «Seguiamo lezioni con i rappresentanti degli arbitri sulle nuove regole del calcio, lezioni di tecnica, di psicologia, di tattica e di metodologia di allenamento con Renzo Ulivieri, con il quale si parla di calcio attuale e di come si sta evolvendo sia in fase offensiva che in fase difensiva. Si valuta dal globale al dettaglio, con lezioni che sono a braccio e che sono suddivise in 4 ore alla mattina e 4 ore pomeridiane, con un’ora per la pausa pranzo».
Il cellulare è proibito perché distoglie lo studente dall’attenzione alle lezioni in una classe nella quale i nomi illustri sono tanti, partendo da Rolando Bianchi e passando per Matteo Serafini (quello della tripletta segnata alla Juventus con la maglia del Brescia), Donadel, Gamberini, Marchionni ed Allegretti. (an.mir.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 20 giugno.
Nella foto (Isolapress): Alessio Dionisi