Città metropolitana, il sindaco Virginio Merola riassegna le deleghe e aumenta il lavoro per Fausto Tinti e Luca Lelli
Si è tenuta a palazzo Malvezzi la prima riunione della Conferenza dei sindaci della Città metropolitana, in gran parte rinnovati dopo le elezioni amministrative. Su 55 comuni che compongono il territorio metropolitano ben 46 sono andati al voto il 26 maggio, di questi 18 sono stati confermati mentre 28 sono al primo mandato amministrativo. Virginio Merola, sindaco di Bologna e metropolitano, ha riassegnato anche alcune deleghe e inserito in Giunta la consigliera comunale bolognese Raffaella Ferri al posto di Elisabetta Scalambra (quest’ultima, già consigliera comunale a Castenaso, non si è candidata alle amministrative, uscendo così automaticamente dal governo metropolitano).
La riassegnazione ha visto aumentare il carico di lavoro soprattutto per due dei sindaci del nostro territorio, a partire dal castellano Fausto Tinti, già vicesindaco metropolitano, che dovrà occuparsi anche di Sviluppo economico, Politiche del lavoro, Tavoli di salvaguardia del patrimonio produttivo (prima affidata a Massimo Gnudi, consigliere comunale di Vergato) ed E-government (prima in capo al sindaco metropolitano), ovviamente oltre alla delega preesistente al Personale. Maggior carico di lavoro anche per l’ozzanese Luca Lelli, al quale è andata anche la delega ai Rapporti con il Consiglio metropolitano e con la Conferenza metropolitana, prima affidata alla Scalambra, che si affianca a Politiche per la casa, Affari istituzionali e Innovazione. (r.cr.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 20 giugno
Nella foto il gruppo dei sindaci della Città metropolitana