Premiato a Roma il comandante della Stazione dei carabinieri di Castel San Pietro Antonio Rossi
A Roma, durante le cerimonie per il 205° anno di fondazione dell’Arma dei carabinieri, il luogotenente carica speciale Antonio Rossi è stato insignito del «Premio Annuale» riservato ai comandanti che si sono particolarmente distinti nell’attività d’istituto. Rossi, 54 anni, è oramai castellano d’adozione dato che da due decadi comanda la Stazione dei carabinieri sul Sillaro, che fa capo alla Compagnia di Imola. I carabinieri celebrano la propria festa il 5 giugno, giorno in cui, nel 1920, la Bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima Guerra Mondiale.
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica e Capo dello Stato, ha ringraziato personalmente tutti i carabinieri premiati, compreso Rossi, ricordando come i carabinieri dispieghino «una elevata professionalità, accompagnata da spiccata umanità, dal rispetto per culture e tradizioni diverse, suscitando sentimenti di stima e riconoscenza», con i comandanti di Stazione primi riferimenti dei cittadini. Il riconoscimento è stato consegnato a Rossi dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta e dal comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri.
Su «sabato sera» a ripercorrere la vita e soprattutto l”esperienza professionale di Rossi è il figlio Vincenzo, consulente legale per il Mare Termale Bolognese e presidente dell’associazione Noi Giovani, che da diversi anni promuove a Imola RestArt, eventi di riqualificazione urbana e promozione sociale tramite graffiti e street art. Un testo che ha affidato al suo profilo Facebook e che comincia così: «Non ho mai parlato di mio padre e del suo lavoro fino ad ora… Dopo la scuola a Firenze, si è trovato al nucleo Radio Mobile a Roma, fine anni ’70, durante gli anni di piombo. Un giorno dalla radio tutte le macchine di pattuglia dovevano convergere in zona Monte Mario, cinque morti e il rapimento di Aldo Moro. Una scena tragico-teatrale con morti a terra e il sequestro del politico».
L”intera testimonianza di Vincenzo Rossi è pubblicata su «sabato sera» del 13 giugno
Nella foto Antonio Rossi con il comandante generale dell”Arma Giovanni Nistri
È il mio amatissimo cugino. Stessa carriera del papà , mio zio Vincenzo Rossi. Una vita intera dedicata all’Arma, alla difesa della vita altrui nel nome della legalità. Complimenti Antonio