Il presidente della Cims sugli sfalci del verde a Imola: «Gara in ritardo, ma lavori partiti subito e stesso numero di operatori»
Da anni Cims si occupa dello sfalcio dell’erba nelle aree pubbliche, incarico assegnato dal Comune di Imola tramite apposito bando. Quest’anno, però, qualcosa è andato storto e l’erba, mai così alta come in passato, ha scatenato il malcontento degli imolesi. «Ci siamo presi tanti improperi – racconta il presidente di Cims, Giovanni Poli – perché ormai la gente identifica i nostri addetti con “quelli che tagliano l’erba”. In effetti ce ne occupiamo da tanti anni, ovvero da quando il Comune non impiega più i propri dipendenti per farlo. Noi ci occupiamo anche del verde a Castel San Pietro, Medicina e Bologna e lì non ci sono stati problemi».
Cosa è accaduto allora quest’anno a Imola?
«La gara è stata fatta in ritardo rispetto agli altri anni – spiega – ma è anche vero che la stagione piovosa non ha aiutato. Il problema è che anche 15 giorni di ritardo possono fare la differenza. Non appena ci sono stati affidati i lavori siamo partiti subito, ma l’erba era già altissima e questo ha complicato il lavoro, dato che non era possibile ricorrere alle normali attrezzature: più che i trattori, in queste condizioni, servono trinciatori. Di solito per tagliare l’erba di tutta Imola (più di 3 milioni di metri quadrati di verde pubblico, dettaglia Area Blu sul proprio sito internet, Ndr) ci vogliono 15 giorni, ma quest’anno, a causa del maltempo, gli addetti non riuscivano a stare fuori. Facevano un terzo del lavoro, mettendoci il quadruplo del tempo».
Sul campo non ci sono meno addetti degli altri anni, come invece qualcuno ha insinuato sui social.
«Sono gli stessi degli altri anni – conferma Poli – forse qualcuno in più e comunque tra le 10 e le 20 unità».
La gara vinta a inizio maggio dalla Cims riguarda tre interventi complessivi di sfalcio su tutta Imola, in base alla necessità.
«Al momento non abbiamo ancora finito il primo – precisa Poli -. Nel frattempo, il Comune ha indetto una seconda gara, questa volta per un incarico di 12 mesi, eventualmente rinnovabile di anno in anno per ulteriori tre anni oltre al primo. Stiamo attendendo l’esito».
L’importo a base di gara del bando di Area Blu era di 935 mila euro annui, cifra che sale a una stima complessiva di 3 milioni e 740 mila euro per tutti gli eventuali rinnovi. Cims partecipa al bando in consorzio con la cooperativa Avola di Castel Maggiore e Rekeep (ex Manutencoop). In lizza anche la società florovivaistica Flora Napoli, di Casoria. (lo.mi.)
Nella foto l”immagine postata dalla sindaca Manuela Sangiorgi sulla sua pagina Facebook il 7 maggio scorso
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