Sciolto il circolo Sersanti, lo ha deciso l”assemblea dei soci dopo le dimissioni in blocco del consiglio direttivo
Il Circolo Sersanti è ufficialmente sciolto. La conferma alle voci che già si rincorrevano da inizio mese, è arrivata lo scorso 29 maggio alla luce dell’assemblea straordinaria dei soci che dovevano valutare se c’erano prospettive concrete per il futuro dello storico circolo cittadino, per decenni punto di ritrovo dell’«Imola bene». Già nell’assemblea del 2 maggio, infatti, i soci avevano preso atto della difficoltà a dare un seguito alla gestione, dopo le dimissioni in blocco del consiglio direttivo.
«Il bilancio 2018 ha chiuso in pareggio – tiene a precisare l’ultimo presidente del circolo, Dario Beltrandi – e con una situazione economica senza particolari preoccupazioni, anche se caratterizzata durante tutto l’anno da un grandissimo sforzo da parte di alcuni soci per riuscire ad avere questo risultato. A metà aprile il consiglio direttivo, composto da sette consiglieri e tre revisori dei conti, si è dimesso in toto per ragioni personali. Chi doveva recarsi all’estero, chi aveva impegni di lavoro, chi non era più disposto a far fronte a un carico di lavoro eccessivo, se si considera che era tutto a titolo volontaristico e che non c’erano risorse per pagare un segretario generale che si occupasse di tutta l’organizzazione. La gestione del Circolo, infatti, comporta un impegno a tempo pieno. Io stesso ho dovuto interrompere la mia attività di consulenza per svolgere nel migliore dei modi il ruolo di presidente. Lo scorso anno, tra l’altro, il Circolo ha ospitato una trentina di eventi, che hanno richiamato circa 18 mila presenze, 10.500 delle quali in occasione di eventi culturali, 5.500 per pranzi e cene e altre 2 mila per eventi ludici e musicali».
Nessuno, però, si è fatto avanti per subentrare ai consiglieri dimissionari. «Dal 5 maggio – prosegue – abbiamo sospeso le attività in via temporanea per poter capire quale poteva essere il prosieguo della storia del circolo e se ci potevano essere proposte concrete per mantenerlo in vita». Ma il 29 maggio «dopo un ampio dibattito, l’assemblea straordinaria dei soci è arrivata alla conclusione quasi unanime e con un solo voto contrario di decretarne lo scioglimento. Non sono state avanzate proposte e d’altra parte non era fattibile attendere qualche altro mese, cosa che avrebbe portato solo a un immobilismo senza sbocchi positivi». (lo. mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 giugno
Nella foto uno dei tanti eventi che si sono svolti negli anni al Sersanti (foto d”archivio)