Mostra con pale settecentesche e lavori di riqualificazione per la ex chiesa del Carmine di Medicina
«Nuova luce sul Carmine» è al tempo stesso il titolo della mostra attualmente in essere nella ex chiesa di via Libertà a Medicina e il progetto che riqualificherà la sagrestia a lungo chiusa e inutilizzata. Motore del progetto promosso dall’amministrazione comunale è da un lato il finanziamento di 150 mila euro destinato alla riqualificazione (70mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e 80mila dal Comune), dall’altro la convenzione trentennale recentemente firmata dalla Giunta guidata da Onelio Rambaldi e dalla Curia di Bologna, proprietaria del bene.
«Da anni la ex chiesa del Carmine è utilizzata per eventi pubblici, mostre e concerti anche promossi direttamente dall’amministrazione comunale», ci ha spiegato alcuni giorni fa Matteo Montanari quando era ancora vicesindaco (alle elezioni di domenica 26 maggio è stato eletto sindaco di Medicina). «Dunque se il bene è ad uso pubblico, è importante che anche il Comune partecipi al suo sostegno mettendo a disposizione i propri fondi – ha continuato -. La convenzione lunga che abbiamo fortemente voluto ed ottenuto a fine 2017, al posto delle precedenti di uno o due anni alla volta dal 2003 ad oggi, era la condizione necessaria per poter intercettare fondi messi a disposizione da bandi pubblici destinati alle amministrazioni locali. Non solo ci siamo aggiudicati, anche grazie al lavoro delle associazioni I Portici, Corale Quadrivium e Pro Loco, il finanziamento della Fondazione per la ristrutturazione della sagrestia del Carmine che diventerà presto uno spazio nuovo per la città; abbiamo anche ottenuto dal Commissario alla ricostruzione dell’Emilia Romagna l’assegnazione di oltre un milione di euro per la sistemazione strutturale del Carmine. La nostra intenzione per questo secondo step di riqualificazione è anche ripensare a come rendere la ex chiesa ancora di più uno spazio pubblico, ad esempio come punto informativo cittadino e per l’accoglienza turistica aperto tutti i giorni. Ma intendiamo iniziare un percorso partecipativo per definire insieme alla città come cambiare il volto e la funzione di questo luogo pubblico importante e bello. La progettazione preliminare inizierà a breve, insieme al percorso partecipato con la cittadinanza utile ad indirizzare i progettisti».
Ma intanto cosa nascerà nella sagrestia del Carmine? I lavori, che dovrebbero già iniziare nelle prossime settimane o mesi estivi, prevedono il restauro conservativo della sagrestia e della relativa sala di accesso. Oltre ad essere risistemati pavimenti, pareti ed impianti, sotto l’occhio vigile della Soprintendenza di archeologia belle arti e paesaggio, sarà realizzata una nuova rampa per l’accesso delle persone con disabilità sull’ingresso di via Canedi. Le due sale, sagrestia ed ingresso, diventeranno, secondo il progetto, nuovi spazi sociali e culturali utili per eventi come conferenze e concerti. Nel frattempo le pale settecentesche fino ad oggi non visibili al pubblico perché poste nella sagrestia sono in mostra nella ex chiesa fino al termine dei lavori di riqualificazione dei nuovi spazi. Si tratta di grandi opere di pregio, realizzate dai pittori Ferdinando da Bologna, noto per le scenografie minuziosamente dettagliate, e Nicola Bertuzzi. La mostra Nuova luce sul Carmine. La sagrestia svelata, curata dallo storico dell’arte Pietro Di Natale esperto in pittura antica dal Cinquecento all’Ottocento, è stata inaugurata venerdì 17 maggio alla presenza, fra gli altri, dell’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, e poco prima dell’apertura ufficiale è stata anche visitata e apprezzata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. (mi.mo.)
La mostra è visitabile giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 12; la prima domenica del mese, tranne luglio e agosto, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16.
Nella foto due pale attualmente in mostra nella ex chiesa del Carmine di Medicina