Fallimento Shernon Holding, si muovono le istituzioni: l”esito dell”incontro che si è svolto oggi a Bologna in Regione
Si muovono tutte le istituzioni in seguito alla dichiarazione di fallimento della Shernon Holding, la società che lo scorso agosto aveva acquisito 55 dei 68 punti vendita del gruppo Mercatone Uno. Lunedì 27 maggio si è svolto l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico, al quale ha partecipato anche il ministro Luigi Di Maio. «L’obiettivo minimo da attuare subito – si legge nella nota ufficiale del Mise inviata successivamente – è la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori, per la quale è necessario che il tribunale autorizzi la procedura di amministrazione straordinaria. Ciò permetterà di riprendere l’esercizio provvisorio il prima possibile, così da consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali. Poi partirà la fase di reindustrializzazione per dare un futuro certo ai lavoratori».
Oggi, 30 maggio, erano in agenda due appuntamenti. Il primo, convocato dall”assessore regionale sllo Attività produttive Palma Costi, si è svolto in mattinata in Regione a Bologna, mentre il secondo, il tavolo tecnico con l”associazione dei fornitori e dei creditori, era in programma nel pomeriggio al Mise, ovviamente a Roma.
Nel primo incontro, al quale hanno partecipato sindacati, Città metropolitana di Bologna e amministratori dei Comuni dell”Emilia Romagna in cui si trovano le attività del Mercatone Uno, tutti i presenti hanno condiviso l”obiettivo prioritario di «salvaguardare i lavoratori del gruppo» e di «mettere in campo tutte le azioni possibili per assicurare gli ammortizzatori sociali e la rapida riapertura dei punti vendita su tutto il territorio emiliano-romagnolo anche a tutela dei clienti». In particolare, per la tutela dei posti di lavoro «si attende – scrive la nota uscita dalla Regione – una rapida pronuncia da parte del Tribunale di Bologna sulla retrocessione del compendio aziendale dalla Shernon, che consentirebbe la riapertura della procedura di amministrazione straordinaria. Dalla riunione – si prosegue – è inoltre emersa la richiesta al Governo perché, una volta ottenuta la retrocessione, agisca immediatamente affinché si attivino gli ammortizzatori sociali e l”amministrazione straordinaria per la riapertura dei punti vendita, così da mantenere il valore delle attività commerciali per rilanciare il marchio. tutto questo con l”individuazione di nuovi acquirenti che presentino un piano industriale credibile».
Per quanto riguarda l”incontro di Roma, la stessa Regione ha comunicato che tra le notizie emerse c”è anche la mancata istanza (per ora) dell”amministrazione straordinaria di Mercatone Uno al Tribunale di Bologna al fine di tornare a gestire la compagine aziendale di Shernon Holding. L”assessore Costi ha pertanto rimarcato una volta di più che il riavvio dell”amministrazione straordinaria è oggi «l”unico modo attraverso il quale è possibile salvaguardare il reddito dei lavoratori attivando ammortizzatori sociali e riprendere le attività commerciali».
E” il caso di precisare che nel nostro territorio sono coinvolti nella vicenda i circa 90 impiegati che lavorano nel centro direzionale di via Molino Rosso. Il Mercatone Casa Germanvox continua invece regolarmente la propria attività poiché, da inizio 2015, non fa più parte del gruppo Mercatone Uno ed è ancora gestito dalla famiglia Cenni attraverso la società Siel, che non è tra quelle poste dallo Stato in amministrazione straordinaria quattro anni or sono. (r.cr.)
Ulteriori approfondimenti sono su «sabato sera» del 30 maggio
Nella foto un gruppo di lavoratori del centro direzionale Mercatone Uno di Imola durante lo sciopero del 18 aprile scorso