Il Piacenza ne fa 2 all’Imolese e mette l’ipoteca sulla finale
La serata fa schifo (parliamo di meteo), ma è bellissima, difficilmente la dimenticheremo. Il Romeo Galli è pieno: 1.840 paganti per 19.000 euro d’incasso. E i nuovi seggiolini appena montati nei distinti (260 circa) sono zuppi di pioggia. Un’acqua che non favorisce nemmeno l’Imolese, abituata a giocare palla di prima. E il Piacenza ne approfitta, dimostrandosi di livello altissimo, quadrato in ogni zona del campo. La squadra di Dionisi riesce ad avere le sue occasioni, forse anche qualcuna in più del Piacenza, ma gli ospiti sfruttano tutto quello che trovano e con 2-3 tiri in porta segnano due gol che mettono già la firma sulla partita di ritorno. Quella di domenica 2 giugno, dove l’Imolese dovrebbe vincere al Garilli con 3 gol di scarto. Un’utopia, o quasi.
Mister Dionisi stupisce già dalla formazione iniziale. Negli 11 dell’Imolese manca infatti Lanini, mentre la coppia d’attacco è la più prestante possibile, con Rossetti e De Marchi. Belcastro torna al suo posto di trequartista e Bensaja sostituisce lo squalificato Saber Hraiech sulla destra del centrocampo, affiancando sulla linea mediana Carraro e Gargiulo. Nessuna sorpresa nella difesa a 4, con Sciacca e Fiore terzini e Checchi-Carini centrali. Rossi in porta e non poteva essere altrimenti.
La cronaca. Timide apparizioni di qua e di là. Fino al 10’, quando da un corner il pallone termina a Bensaja che lascia partire un fendente insidiosissimo, anche per colpa del bagnato, che il portiere Fumagalli vede in ritardo e riesce comunque a deviare sul fondo. Al 14’ il Piacenza va in vantaggio. Un cross dalla destra di Barlocco termina a Bertoncini che la infila in rete, con la difesa rossoblù non del tutto innocente. Comunque si nota come il Piacenza abbia una struttura di squadra di assoluto valore, con una prestanza fisica che l’Imolese si sogna. Al 23’ ci prova De Marchi, con una finta e un tiro deviato ancora in angolo. Al 31’, dopo qualche minuto di sofferenza, l’Imolese si stende in velocità, con una azione fin troppo elaborata tra De Marchi, Bensaja e Gargiulo, ma il tiro finale non fa troppa paura agli ospiti. Al 36’ c’è un’altra tegola: Belcastro è costretto ad uscire e al suo posto entra Mosti, che non è certamente al massimo della condizione. Al 40’ c’è un altro pericolo, con Di Molfetta che si gira bene in area, ma spara alto. Ancora Imolese pericolosa sul finire del primo tempo: Sciacca crossa dalla destra, ma De Marchi di testa non riesce a tenere il pallone basso, come gli succede un minuto dopo.
La ripresa. Entra Lanini al posto di Rossetti. Ma arriva un quarto d’ora di nulla, con il Piacenza che sembra in superiorità numerica, tanto è messo bene in campo. L’unico guizzo è al 15’, con Gargiulo che si vede rimpallare un tiro, ma la ribattuta rasoterra di Lanini esce di un filo sul palo alla sinistra di Fumagalli. Al 22’ ancora un po’ di Imolese: dalla destra Bensaja offre un pallone nel mezzo, ma la girata di Lanini vola alta. La squadra di Dionisi sta crescendo, ma proprio sul più bello, al 69’, c’è la lama del Piacenza che affonda: 2-0. Un’azione di rara bellezza che parte dalla destra. Di Molfetta fa partire un cross teso che Ferrari dall’altra parte infila in rete, con un tiro di altissima qualità. Il metaforico pugno in faccia è troppo duro anche solo per provare a rialzarsi. Titoli di coda. Sulla partita e su una stagione meravigliosa.
Paolo Zanelli
Imolese – Piacenza 0-2 (0-1)
Imolese (4-3-1-2): Rossi; Sciacca, Checchi, Carini, Fiore (85’ Varutti); Bensaja (85’ Valentini), Carraro, Gargiulo; Belcastro (36’ Belcastro); De Marchi (66’ Cappelluzzo), Rossetti (46’ Lanini). All. Dionisi.
Gol: 14’ Bertoncini (P), 69’ Ferrari (P).