Castel Guelfo, il saluto dell”ex sindaco Cristina Carpeggiani ai concittadini e il racconto della malattia che sta affrontando
«A pochi giorni dalle elezioni, desidero salutare tutti i cittadini che mi hanno dato il privilegio di essere il loro sindaco, e di essere al loro servizio per dieci anni. Dal 2009 ad oggi abbiamo attraversato assieme un lungo periodo in cui le risorse a nostra disposizione sono via via diminuite e garantire tutti i servizi è stata una sfida continua. Dare assistenza e la giusta attenzione alle persone, rispondere ai problemi e, a volte con mio grande rammarico, poter dedicare loro solo l’ascolto, perché non sempre la soluzione c’è, è stato per me fonte di grande crescita personale».
Cristina Carpeggiani ha cominciato così il breve scritto che indirizzato alla vigilia delle elezioni ai suoi concittadini per accomiatarsi dal suo ruolo di sindaca di Castel Guelfo. Era al secondo mandato e, come altri «colleghi» nel circondario, non poteva essere rieletta. Arrivata in paese a metà degli anni ’90 con marito e una figlia piccola, Carpeggiani ha rappresentato una delle tante nuove famiglie insediatesi nel paesino. Prima di vestire la fascia tricolore, per quattro anni è stata assessore alla Cultura nella Giunta Landi, forte del diploma di Liceo artistico, dell’Accademia di Belle arti e un lavoro come arredatrice di interni. In precedenza c’era stato l’avvicinamento alla politica come candidata del centro sinistra nella lista Insieme per Castel Guelfo a sostegno, per l’appunto, di Dino Landi.
Oggi è tempo di bilanci alla fine di una lunga avventura, dopo che nei mesi scorsi ha dovuto rallentare l’attività a causa della malattia. Una vicenda personale sulla quale ha deciso di non nascondersi. «Sto combattendo contro un tumore, una battaglia che mi ha fatto essere molto assente negli ultimi mesi e mi porta via tempo, ma che voglio vincere – esordisce decisa -. Ne voglio parlare perché credo sia importante per tutti coloro che in questo momento stanno lottando contro qualunque malattia. Uno dei rischi maggiori è l’isolamento, magari si pensa che chi sta male non voglia essere disturbato o preferisca star solo, ma non è così. La persona malata deve sentirsi vicina agli amici, ai famigliari, deve uscire di casa per quanto possibile anche se non è facile. Condividere il percorso con gli altri, con la comunità, ti dà la forza per lottare. E da Castel Guelfo ho ricevuto tanto affetto man mano che si veniva a sapere della mia situazione».
Carpeggiani è seguita da uno specialista, primario a Padova. «Non che non apprezzi la sanità dell’Emilia Romagna, ma ho preferito seguire il chirurgo che già conosce bene il mio caso perché mi ha operato ventiquattro anni fa quando era a Bologna. Il tumore è ritornato. Ma dopo si riparte, sempre. Io non mi sono fermata, lo si vede da tutto quello che ho fatto in questi ventiquattro anni». (l.a.)
L”intervista completa è su «sabato sera» del 23 maggio
Nella foto Cristina Carpeggiani in occasione del taglio del nastro della scuola materna “Mamma Felicia” nel 2017
Un augurio sincero di una guarigione da questa malattia che l’assilla. Anche se io non ho condiviso molte cose del suo mandato, questo non m’impedisce di esserle vicina come persona e come donna. Sicuramente sei forte e determinata e ce la farai sicuramente a sconfiggere la malattia Auguri Auguri Auguri