Luca Occhi presenta oggi a Imola il suo «Della stessa sostanza del buio», opera prima della collana Zero di Bacchilega
Della stessa sostanza del buio è il romanzo scritto da Luca Occhi uscito per la collana Zero di Bacchilega editore. Una storia che si svelerà un po’ – quanto può concedere un noir – durante la presentazione al Mondadori BookStore di via Emilia 71 a Imola prevista oggi alle 17.30, con l’autore che dialoga con lo scrittore Alessandro Marchi. Un piccolo dialogo, però, viene anticipato qui, con un botta e risposta particolare, tra Paolo Bernardi, presidente della Cooperativa Bacchilega che edita la collana Zero, e lo scrittore, imolese d’adozione e già invischiato con la Bacchilega attraverso Officine Wort e il concorso «Turno di notte», che tornerà per l’undicesimo anno il prossimo 6 luglio.
Bernardi: «Occhi, il tuo è un noir a tutto tondo in cui i buoni, al massimo, sono i lettori. Lo volevi proprio fare così… cattivo?».
Occhi: «Quella era la sfida. Scrivere un romanzo sfuggendo al consueto schema narrativo che prevede la contrapposizione fra protagonista-buono e antagonista-cattivo. Una costruzione per un certo verso rassicurante, ma ormai assimilata da parte del lettore, con un non so che di già visto. Volevo provare a scrivere qualcosa che spiazzasse, creasse inquietudine, portando chi legge a chiedersi, sin dalle prime pagine: “Ma cosa diavolo sta accadendo?”. Ecco che i personaggi del romanzo hanno tutti il “buio dentro”, e occorre scommettere su uno di loro per scoprire come va a finire la storia».
Bernardi: «Torna quindi una delle tue più o meno consce abitudini: coinvolgere nel gioco che stai facendo anche lettori e spettatori. Lo hai fatto nel festival letterario Aemilia che si è svolto a San Lazzaro lo scorso fine settimana, lo fai nelle presentazioni che vivi da scrittore o conduttore, lo fai nel concorso Turno di notte che a luglio vivrà l’undicesima edizione, lo fai nelle storie che scrivi. In un libro come Della stessa sostanza del buio questo gioco che difficoltà ti ha posto come autore e quali risposte ti aspetti?».
Occhi: «Ho sempre pensato che la scrittura, e di riflesso la lettura, abbiano vari livelli di profondità. C’è quella che ti indispone, per la difficoltà nel fluire. C’è invece quella di superficie che scorre via veloce, senza però alla fine lasciarti nulla. Da un romanzo come Della stessa sostanza del buio mi aspetto una lettura che fluisca rapida, avvincendo il lettore, lasciando in lui uno strascico di emozioni. Operazione difficile, me ne rendo conto, ma a fare le cose facile che divertimento c’è?».
L”intervista completa è sul «sabato sera» di giovedì 23 maggio 2019
Nella foto, da sinistra, Paolo Bernardi, il curatore della collana Zero Fabio Mundadori e Luca Occhi