«Rubrica salute», cos’è la menopausa? Imparare a conoscerla aiuta a non temerla
La menopausa consiste, dal punto di vista biologico, nella cessazione dell’attività dell’ovaio, cioè della mancata produzione degli estrogeni, gli ormoni che caratterizzano il genere femminile. «Termina dunque – precisa Maria Grazia Saccotelli, psicologa e responsabile del Consultorio familiare dell’Ausl di Imola – il periodo di fertilità femminile che si verifica con la progressiva scomparsa delle mestruazioni e questo avviene, in media, attorno ai 50-60 anni». Menopausa non è sinonimo di malattia ma semplicemente un cambiamento naturale dell’assetto ormonale che non porta necessariamente a problemi. «La menopausa – dice ancora la Saccotelli – è un evento naturale per ogni donna. Essere informate sulle caratteristiche dei cambiamenti ormonali, corporei e psicologici che caratterizzano questo periodo, permette alle donne di mettere da parte stereotipi e fantasie e di porre nella giusta dimensione questo normale momento della vita».
In Italia, secondo i dati diffusi dalla regione Emilia Romagna, le donne in menopausa sono oltre 13 milioni, 5 su 100 entrano in questa fase prima dei 40 anni (precoce), 15 su 100 prima dei 45. Nel circondario di Imola le donne nella fascia di età dai 50 ai 60 anni sono circa 11.600. Mentre l’età di ingresso nella menopausa si è mantenuta costante intorno ai 50 anni, l’aspettativa di vita nel corso dei secoli si è però progressivamente allungata fino a superare gli 80 anni, ampliando il tempo trascorso in questa fase, che può durare anche più di 30 anni. E’ importante, quindi, condividere questa stagione piena di tanti stimoli e significati, per viverla con una nuova sensibilità, maggiore serenità e un pizzico di ironia. «Fino agli anni Sessanta – spiega la Saccotelli – la menopausa era considerata una vera e propria malattia ed era frequente che la donna si sentisse malata di menopausa. Oggi invece questa fase del ciclo vitale femminile non è più sinonimo di declino, ma di momento ricco di cambiamenti e significati, come tanti altri normali passaggi che intervengono nel corso della nostra esistenza, che però provocano spesso una situazione di spaesamento e che necessitano di adattamento». Il passaggio alla menopausa potrebbe essere correlato a disturbi più o meno importanti. Esistono disturbi non correlati con certezza scientifica come, ad esempio, la variazione di tono dell’umore, irritabilità e depressione, i dolori osteoarticolari, l’aumento di peso, l’ipertensione, le cosiddette vampate. «E poi – aggiunge la Saccotelli – questo momento della vita coincide con quello in cui la confortante coincidenza tra la nostra persona e la nostra identità corporea si fa problematica ed incerta: ad un tratto ci si rende conto di non avere più un corpo giovane, viene a cadere uno dei pilastri fondamentali su cui si è costruita l’identità sessuale, la fertilità, e ci si interroga per la prima volta sul tempo che è passato. Inoltre, cambiano tante piccole e grandi cose nel nostro quotidiano: le relazioni coi figli, che spesso entrano nell’adolescenza, coi genitori che invecchiano, con il partner».
Se però da una parte questo periodo è temuto perché portatore di disturbi fisici, di isolamento, con angosce di perdita dei valori di una vita intera, appunto la gioventù, la fertilità, la femminilità, dall’altro invece se ne nega l’esistenza e la complessità. «L’angoscia dei 50 anni – aggiunge la Saccotelli – in una società che esaspera l’essere sempre giovane a qualunque prezzo e che rifugge ogni disagio psichico, è giustificata ed inevitabile come quella dell’adolescenza, della gravidanza, del parto, con l’aggravante che per ognuna di quelle età vi erano remunerazioni più precise, che nella menopausa sono forse meno evidenti e celebrate, ma non meno importanti e gratificanti. Il piacere del vivere bene con se stessi e del continuare, o spesso imparare, a vivere gioiosamente». Insomma, occorre riconoscere e trovare tutte le situazioni positive che questa fase della nostra vita ci può regalare continuando ad incuriosirsi e entusiasmarsi. «E’ per questo – conclude la Saccotelli – che anche quest’anno abbiamo pensato di aiutare le donne a cercare tutte le positività organizzando nel periodo invernale una serie di iniziative per farle incontrare con dei professionisti esperti, a cui le donne possono liberamente porre domande ed approfondire le tematiche più frequenti». Importante la conoscenza e se impariamo il piacere di vivere bene con noi stessi e, ancora meglio, se gioiosamente. (Alessandra Giovannini)
Nella foto: la psicologa Maria Grazia Saccotelli, responsabile del Consultorio familiare dell”Azienda Usl di Imola