Cefla insieme ad una società di Bolzano costruirà una centrale di cogenerazione nella città tedesca di Cottbus
Nuova importante commessa per la divisione Engineering di Cefla, specializzata in impiantistica civile, industriale e nel settore energia. In joint-venture con Atzwanger, storica società impiantistica di Bolzano, l’azienda imolese ha vinto la gara indetta da Stadtwerke Cottbus, municipalizzata della omonima città tedesca nel Land di Brandeburgo (al confine con la Polonia), per la realizzazione «chiavi in mano» di una nuova centrale di cogenerazione da 50 Megawatt, con motori alimentati a gas metano. «Il bando – rende noto Cefla – fa parte di un piano di investimenti voluto dal governo tedesco che mira a sostituire le centrali a carbone con impianti di nuova generazione».
Stadtwerke Cottbus investirà nel progetto 75 milioni di euro; l’obiettivo, annuncia l’azienda sulla propria pagina Facebook, è rendere la nuova centrale più flessibile nella produzione di energia elettrica e termica, ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa il 30% (pari a circa 100 mila tonnellate) e migliorare l’efficienza dell’impianto del 20%. Nella mattinata del 30 aprile, in Germania, si è svolta la cerimonia per la firma del contratto, che per Cefla, a nome del Cda, è stata posta dal vicepresidente Claudio Fedrigo. I lavori, al via nei prossimi giorni, si concluderanno entro il 2021.
«Il contratto – spiega Massimo Pinoli, responsabile commerciale international di Cefla Engineering – prevede progettazione, costruzione, installazione e collaudo di una nuova centrale di cogenerazione da 50 Megawatt, e di tutti gli impianti ausiliari connessi, che vedrà installati cinque motori Jenbacher J920 da 10 Megawatt l’uno. Quella di Cottbus sarà una centrale che fornirà energia elettrica e termica, sfruttando le più efficienti tecnologie impiantistiche. Così come per l’impianto che abbiamo già realizzato a Roma per Acea, nella zona di Tor di Valle, tutto il calore alimenterà la rete di teleriscaldamento cittadina, al servizio di quasi 100 mila residenti. Per questo impianto, che sostituisce in toto l’esistente centrale a carbone, il cantiere prevede la realizzazione di un edificio di centrale a due piani, che conterrà tutti gli impianti ausiliari e gli “equipment” della centrale, più un set di 15 serbatoi di stoccaggio per l’acqua calda, da circa 30 metri di altezza, in una configurazione appositamente progettata da Cefla». (r.cr.)
Nella foto il rendering del progetto della nuova centrale