L’ex pilota Gianni Rolando fra moto, malattia, Bar di stupid e… Principato di San Bernardino
Fra i grandi nomi della storia del motociclismo presenti all’edizione 2019 della 200 Miglia di Imola Revival, andato in scena all’autodromo del Santerno ad inizio maggio, c’era anche Gianni Rolando, ex pilota del Motomondiale 500 (e molto di più).
“Una festa – ha detto sorridente -, un gran gusto principalmente per noi piloti di ieri ed altri addetti ai lavori che possiamo rimettere piede o mano sulle vecchie moto di un tempo. La sfida è adattarci alle moto nonostante il tempo passato e gli acciacchi, chi più chi meno. Ad esempio io ho girato con i mocassini perché gli stivali da motociclista di oggi non mi permettevano il movimento richiesto dalla moto che montavo, la Suzuki del 1976 ufficiale Sheene del collezionista imolese Merzari. Questa e le altre moto da corsa di ieri sono molto diverse da quelle di oggi, guidarle non è immediato, la frizione, il cambio, le marce, tutto funziona in maniera delicata, servono sensibilità e pazienza. Ma dà anche tanto gusto”.
Oggi Rolando non è noto solo per il passato da motociclista. Motosapiens lo ha incontrato ad Imola e gli ha fatto altre tre domande su altrettanti temi.
………………………………………………………………………………………………………………………………………SULLA MALATTIA
Dalla pista alla malattia: una nuova dura gara?
“Più che una mia gara, questa malattia è una battaglia per i medici che mi curano e che stanno sperimentando su di me medicinali e pratiche di ultimissima generazione. Io sto bene, sono loro che dicono che sono malato ma io a parte qualche fastidio e acciacco sono in forze”.
……………………………………………………………………………………………………………………………………SUL BAR DI STUPID
Da motociclista a opinionista?
“Opinioni sì, opinionista no. Il bar nasce per un luogo virtuale dove contrastare le opinioni imbecilli. Si ispira al vero bar, luogo dei tuttologi e degli stereotipi del cugino, o chi per lui, che sa la verità sul tema del giorno. Il mio Bar di stupid (luogo virtuale a metà fra un gruppo e un hashtag, ndr) nasce per prendere in giro quei personaggioni del web, leoni solo da tastiera, che le sparano grosse e più grosse. Almeno al bar ci mettevi la faccia, poi andavi a casa e finiva tutto. Io e chi mi aiuta riportiamo frasi, facciamo screenshot, commentiamo i commenti, provochiamo reazioni… cerchiamo di trasformare in un gioco ironico cose dette nel web che sono o rischiano di diventare cattiverie a tutti i livelli. Un circo che funziona, infatti questa non è la primissima intervista in merito”.
……………………………………………………………………………………………………………SUL PRINCIPATO DI SAN BERNARDINO
Da cantante (ha partecipato al Cantagiro 1976, ndr) a motociclista a principe di San Bernardino: un curriculum molto vario…
“Prima di entrare nel mondo delle moto, ammetto un po’ per caso, frequentavo il mondo dello spettacolo, per questo finivo spesso sul giornale con modelle e cantanti. Mi definivano il playboy del paddock, lo ero in effetti, ed è grazie all’attenzione che i media mi riservavano che ho avuto l’onore di essere scelto come uomo Marlboro quando correvo. A prescindere da tutto la mia famiglia ha origini nobili e fa parte dell’ordine dei Cavalieri di Malta. Qualche anno fa, appena prima di ammalarmi, ho rivendicato una giovanissima isola nelle acque internazionali di fronte allo Yemen, nata il 19 dicembre 2011. Si tratta a tutti gli effetti di un’azione permessa dal diritto internazionale (che necessita però di una vasta conoscenza della materia, oltre che di un notaio competente). In pratica ho fatto come Cristoforo Colombo, ma piantando una bandiera virtuale. Dopo 90 giorni dalla rivendicazione ufficiale e regolarmente pubblicata (ne è dimostrazione il sito internet www.principatodisanbernardino.org) il 30 settembre del 2013 il mio Principato di San Bernardino è diventato a tutti gli effetti uno Stato sovrano, con una costituzione, una bandiera, ed ora in fase di riconoscimento da parte di altri governi attraverso regolari trattati bilaterali. Sono uno che non sa stare fermo…”
mi.mo.
Foto di Francesco Di Pasquale per Motosapiens
sei un grande a prescindere da tutto