Chiusa la sperimentazione sull”Urologia metropolitana, il dottor Emilio Emili torna direttore del solo reparto di Imola
L’1 maggio si è conclusa la sperimentazione interaziendale metropolitana in ambito urologico. Emilio Emili è ritornato ad essere il direttore del «solo» Dipartimento di Chirurgia dell’Ausl di Imola e del relativo reparto di Urologia. La notizia ufficiale è arrivata dall’Azienda sanitaria, ma già a metà marzo il direttore generale Andrea Rossi l’aveva anticipato davanti ai consiglieri comunali imolesi e ai cittadini in occasione della Commissione sulla situazione socio-sanitaria e gli scenari futuri. Sul tema non era mancato neppure il pressing della politica (la sindaca Sangiorgi aveva chiesto esplicitamente di «lasciare le soluzioni interaziendali» proprio in occasione della Commissione di marzo).
La sperimentazione dell’unità operativa complessa interaziendale di Urologia tra l’Ausl di Bologna e quella di Imola è nata l’1 luglio 2017, venne attivata come convenzione triennale per sperimentare il nuovo progetto riorganizzativo che prevedeva la conduzione unificata in forma interaziendale delle attività di Urologia dell’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola, dell’ospedale Maggiore di Bologna e dell’ospedale di San Giovanni in Persiceto, Porretta Terme e Bazzano.
Rossi dettaglia così le motivazioni che hanno portato a ritornare alla situazione iniziale senza neppure aspettare la fine del triennio: «In questi due anni il dottor Emili ha garantito positivamente la funzione direzionale sui cinque reparti. Sono stati raggiunti alcuni degli obiettivi che ci si era prefissati e che restano importanti punti fermi; tra gli altri: la valutazione multidisciplinare dei casi complessi di urologia oncologica, la mappatura delle competenze dei professionisti e l’avvio di programmi formativi mirati, la riorganizzazione del lavoro dei reparti di degenza ed il governo delle prestazioni ambulatoriali. D’altro lato non sono mancate criticità, dovute soprattutto alla complessità organizzativa e a vincoli tecnico-giuridici, che hanno determinato un insufficiente controllo dei tempi di attesa per ricoveri programmati sul versante bolognese, un importante obietti-o che la Regione Emilia Romagna ha dato a tutte le Aziende». Da qui la decisione presa dalle direzioni generali e della Conferenza territoriale socio-sanitaria metropolitana (dove siede come vicepresidente la sindaca di Imola Manuela Sangiorgi) di «ridefinire consensualmente la sperimentazione – ragguaglia Rossi – e riportare sia i risultati positivi che le criticità, rilevate all’interno dei lavori programmatori di area metropolitana avviati in queste settimane». (l.a.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 9 maggio
Nelle foto il direttore dell”Urologia di Imola Emilio Emili e il direttore generale dell”Ausl di Imola Andrea Rossi