Imola protagonista della nuova canzone di Vinicio Capossela che parla della giraffa Aleksander
«Nel mio prossimo disco, c’è una canzone tratta dalla cronaca vera di qualche anno fa, La giraffa di Imola». A dirlo è stato Vinicio Capossela sulle pagine di “Vanity Fair”. L’intervista è stata fatta a fine aprile in occasione dell’uscita in radio, nei digital store e sulle piattaforme streaming de “Il Povero Cristo”, brano che strizza l’occhio all’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto “ama il prossimo tuo come te stesso” (il video è stato girato a Riace), e anticipa il nuovo progetto discografico “Ballate per uomini e bestie” in uscita la prossima settimana.
Il cantautore di canzoni come “Il ballo di San Vito” e “Che Coss’è l’amor”, Targa Tenco con il suo album d’esordio, racconta che «in una piccola città dove ogni cosa funziona e tutto scorre placidamente, accade un fatto eccezionale: una giraffa scappa da un circo e si muove tra i palazzi – si legge sempre nell’intervista -. Ma dove accidenti può andare? La filmano, la mettono su YouTube e quella presenza, un essere meraviglioso che infatti desta meraviglia e che nel regno di Carlo X, 190 anni fa, fece impazzire la Francia intera, quasi due secoli dopo appare per quel che è. Un elemento di disordine inconciliabile. Una creatura che a un tratto rende il mondo intorno improvvisamente orribile. E’ lei a essere fuori posto, e infatti il contrasto è così violento che la sedano in un parcheggio, qualcosa va storto e la giraffa muore. Un simbolismo che è difficile ritenere casuale».
Imola diventa così protagonista (e di fatto famosa) per la vicenda che sette anni fa portò alla morte della giraffa Aleksander, scappata nottetempo dal recinto del Circo Martini. Una vicenda che sollevò proteste e l”indignazione popolare per l”utilizzo degli animali nei circhi (con tanto di politici calati in città per l”occasione a sostegno dell”una o dell”altra posizione). Ma l’ironia di Capossela è di utilizzare quanto accaduto ad Aleksander come rimando a cosa può succedere al freak, lo strano, il “fuori posto”, quale Capossela rivendica di essere, in una “piccola città”.
A questo punto basterà attendere il 17 maggio, quando uscirà “Ballate per uomini e bestie” per ascoltarla e vedremo che effetto farà. Nei prossimi mesi Capossela prevede anche una serie di concerti-atti unici “concepiti appositamente per luoghi specifici, dando rilievo ai brani e alle tematiche del nuovo album” si legge sul sito web dell’artistca. Magari anche a Imola, quindi, in autodromo una data libera c’è, quella tra il 12 e il 14 luglio, prelazionate dal Comune nel calendario per il famoso “concertone” che, ad oggi, pare tramontato. (l.a.)
Vinicio Capossela e la giraffa Aleksander in fuga tra auto e camion sulla via Selice, seguita dai carabinieri, il 21 settembre del 2012