Francesco Cioria del San Domenico è il sommelier dell”anno secondo l”Academie internationale de la gastronomie
Ha saputo di aver vinto il “Prix au sommelier 2019”, assegnato dalla prestigiosa Académie internationale de la gastronomie, mentre era a tavola con i colleghi del San Domenico. Così Francesco Cioria, che da cinque anni gestisce la storica cantina del ristorante stellato, racconta quel momento. «Per me è stata una sorpresa. Max (lo chef Massimiliano Mascia, Ndr) mi ha passato la lettera con la comunicazione, del tutto inaspettata. Abbiamo festeggiato con lo champagne, come si fa nelle grandi occasioni».
L’Académie internationale de la gastronomie (Aig) ha sede a Parigi ed è una rete che riunisce appassionati gastronomi di tutto il mondo. Fondata nel 1983 dalle accademie di cinque Paesi diversi (Spagna, Francia, Gran Bretagna, Italia e Svizzera), tra cui l’Accademia italiana della cucina, ogni anno sceglie i migliori chef, pasticceri, sommelier, scrittori e giornalisti enogastronomici su segnalazione delle accademie che aderiscono alla rete. Lo scorso 4 febbraio, a Parigi, si è riunita l’assemblea generale che ha deciso di premiare la professionalità di Cioria, di cui avevamo raccontato sul numero del 27 settembre scorso.
Per il sommelier e manager, che ogni giorno gestisce un patrimonio di circa 12 mila bottiglie e oltre 2 mila etichette molte delle quali preziose, non si tratta del primo riconoscimento. Nel 2016 è stato eletto «Miglior sommelier d’Italia» nell’ambito del Best Italian wine awards. Nel 2018 si è aggiudicato il premio speciale «Dire fare sognare», promosso da Partesa (gruppo Heineken Italia) e dallo scorso ottobre è Ambasciatore dello champagne, titolo assegnato dal Comité Champagne che in questo modo, attraverso le segnalazioni degli stessi produtto-ri, mette in luce le professionalità in grado di far meglio conoscere e apprezzare questo tipo di vini in Italia. La cerimonia di consegna dell’ultimo riconoscimento in ordine di tempo è prevista si è svolta l’8 maggio a Milano.
Ne parla però con modestia, senza perdere di vista il suo lavoro e restando con i piedi per terra. «E’ un premio che secondo me fa bene anche al territorio – commenta -. L’Académie è una associazione con un numero di iscritti importante e il nome di Imola e del San Domenico compaiono a livello internazionale. Mi è capitato che alcuni associati siano venuti a complimentarsi prima ancora che la notizia fosse ufficiale e anche questo mi ha colto di sorpresa». (lo.mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 2 maggio