Calcio serie C, si complica l”adeguamento al Galli e l”Imolese rischia davvero di traslocare
Al Romeo Galli oppure niente. Lunedì 24 giugno, data nella quale l’Imolese dovrà presentare la propria iscrizione al prossimo campionato di serie C, la società rossoblù dovrà indicare l’impianto delle Acque Minerali come campo di casa, anche se i lavori non saranno certo terminati. Prima e dopo Pasqua, infatti, sono due le notizie che hanno in qualche modo rimescolato le carte in tavola: andando con ordine, il primo è stato il «no» arrivato dalla Questura di Ferrara alla richiesta dell’Imolese di giocare le gare casalinghe al «Mazza» (in attesa del completamento dei lavori al Galli). La possibilità di incroci pericolosi della tifoseria spallina con quelle che saranno nel prossimo girone di C hanno portato al no ferrarese al quale, subito dopo Pasqua, si è aggiunta la seconda rimescolata del mazzo rappresentata dalla mancata approvazione (sembrerebbe un problema legato al computo metrico estimativo del progetto) del piano presentato dal Comune di Imola alla Lega Pro relativamente ai lavori di adeguamento del Galli ai criteri infrastrutturali previsti per il campionato 2019/20.
Dal Comune di Imola l’ormai ex assessore Lelli aveva provveduto a rassicurare tutti sul fatto che l’Imolese il prossimo anno giocherà al Galli e che tutto sarà a posto per evitare che i rossoblù giochino lontano da Imola alcune gare di campionato, con i lavori che dovrebbero essere eseguiti a stralci a partire dai famosi pali di illuminazione da sostituire (sempre in attesa del via libera dalla Soprintendenza di Bologna, però) e dalla sostituzione dei seggiolini della tribuna (ci sono da aggiungere anche quelli nei distinti). Di sicuro, capire come evolverà la situazione in Comune è fondamentale per provare a capire come finirà questa storia, fermo restando che il 24 giugno, all’atto dell’iscrizione, l’Imolese dovrà indicare o uno stadio in regione che soddisfi già i criteri infrastrutturali per il 2019/20 o il «caro vecchio» Galli per una iscrizione in deroga che la Lega concederà solamente se il progetto presentato dal Comune sarà stato approvato.
Perché ciò avvenga il progetto dovrà contenere non solo la delibera comunale e lo stanziamento dei fondi, ma anche l’indicazione della fine dei lavori che può essere anche successiva (e per il «Galli» non può essere altrimenti) anche a questo fatidico 24 giugno. Sempre che prima di quella data non ci siano altre novità. (an.mir.)
Dalle stelle ,alle stalle.
Spero proprio che si sblocchi tutto perché altrimenti sarebbe talmente assurdo da passare per surreale. Già ora ha dell’incredibile…non voglio pensa ad altro… abbiamo una squadra e una dirigenza meravigliose, vogliamo gettare tutto???