L”ex pilota Emanuele Pirro eletto a Imola nuovo presidente del «F1 Grand Prix Drivers Club». IL VIDEO
Ieri a Imola si è svolta l’assemblea generale dell’associazione Ex Piloti di Formula Uno (F1 Grand Prix Drivers Club), che portato all’elezione di un nuovo presidente, l’italiano Emanuele Pirro, che succede così al neozelandese Howden Ganley. L’associazione, nata nel 1962, conta 80 membri, in gran parte ex piloti con qualche socio onorario che non è stato pilota, ma ha contribuito a scrivere la storia del motorsport. «L’iniziativa nacque – ha raccontato Pirro nell’incontro con la stampa successivo all’assemblea – da alcuni piloti di allora, come Fangio, che si misero insieme per creare un club che gli permettesse di passare un po’ di tempo insieme. A quei tempi si correva con altro spirito, con un cameratismo che probabilmente è finito a metà degli anni ’70. Prima si soffriva e si andava insieme, qualche volta si moriva purtroppo, ma ora si è persa questa voglia di stare insieme. Facciamo un’assemblea all’anno, possibilmente in località che abbiano un senso legato alla storia dell’automobilismo, anche se non ci dispiace se c’è anche un’assonanza con il bere e mangiare. Poi c’è la tradizionale cena al Gp di Monaco. Per noi è stata un’opportunità e un privilegio essere ospiti di Giancarlo Minardi, socio onorario del club, in occasione del Minardi Day e della manifestazione dedicata a Senna e Ratzenberger. In generale il club è un patrimonio di memorie incredibile, che dovrebbe essere maggiormente valorizzato».
Ricordi legati a Imola? Jo Ramirez, coordinatore della scuderia McLaren dal 1994 al 2001, è tornato con la memoria al 1988 e ai test fatti a Imola in marzo dalla macchina di quell’anno, che dominò la stagione con Ayrton Senna e Alain Prost, vincendo 15 gran premi su 16. Su invito di Pirro, allora collaudatore della McLaren, Ramirez ha raccontato l’arrivo a Imola con un giorno di ritardo e la discesa in pista prima con Prost, poi con Senna: «Prost ha fatto qualche giro, andava un secondo più rapido di tutti che erano qua già dal giorno prima. Arrivato al pit mi disse: per piacere, dì ad Ayrton che non faccia niente di speciale, io sto guidando la macchina con una mano, abbiamo qualcosa di straordinario, non vogliamo dirlo agli altri team. Così parlammo con Ayrton e lui fece altrettanto. Abbiamo vinto 15 Gp su 16, non vincemmo solo a Monza: era appena morto Ferrari e aveva fatto una croce sopra alla McLaren…». Pirro a sua volta ha ricordato l’incidente occorso a Gerhard Berger nel 1989 alla curva del Tamburello, lodando l’intervento dei soccorritori. «Ricordo benissimo quel giorno. Ero in Giappone, non capivo cosa dicessero, ero incollato alla tivù e non sapevo se Gerhard era vivo o morto».
Chiusura per il direttore di If Imola Faenza Erik Lanzoni. «Vi ringrazio per questi giorni intensi – ha sottolineato -, vorrei sottolineare l’importanza di avervi qui a Imola e di avervi fatto vedere ieri alcuni luoghi della Motor Valley, dalla Lamborghini alla collezione Panini. L’obiettivo di If è quello di raccontare il nostro territorio, di far conoscere i nostri temi: non solo i motori, ma anche l’enogastronomia, i borghi, le città d’arte. Questa è l’Italia, questa la Regione Emilia Romagna e a tal proposito porto anche i saluti dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, che ha patrocinato questa iniziativa». (r.s.)
Nella foto (Isolapress): Emanuele Pirro al microfono