L”ex chiesa di Montecalderaro diventerà proprietà comunale
L’ex chiesa di San Martino in quel di Montecalderaro diventerà di proprietà pubblica. Il passaggio di consegne dalla Diocesi di Bologna al Comune di Castel San Pietro è uno dei tasselli dell’accordo urbanistico siglato con l’Istituto per il sostentamento del clero (organismo della Cei con sedi diocesane) e approvato dal Consiglio comunale all’interno del Poc, che diventerà effettivo solo dopo il passaggio notarile definito «ormai prossimo» dal sindaco Fausto Tinti. Oltre a cedere l’ex chiesa l’Istituto ecclesiastico destinerà all’Amministrazione castellana un contributo di 40 mila euro per il restauro conservativo. In effetti oggi l’ex chiesa di San Martino è un rudere, affascinante, colmo di storia e caro ai castellani, ma pericolante. «Una volta perfezionata l’acquisizione sarà necessario definire l’intervento per la valorizzazione e messa in sicurezza compreso il giardino di competenza – conferma Tinti -. Il valore della ex chiesa di San Martino è puramente simbolico, legato essenzialmente alla Linea Gotica, a ciò che accadde e alla memoria dei fatti della Seconda guerra mondiale».
L’antica chiesa, dedicata al vescovo del Quarto secolo che con la sua carità avrebbe fatto fiorire la famosa estate alle soglie dell’inverno, fu distrutta dai bombardamenti tedeschi proprio durante l’ultima guerra mondiale. L’edificio allora era quello risultante dalla riedificazione ed ampliamento fatti nel 1699, come si legge sul sito web del Comune, dove la Pro Loco cittadina precisa che «la prima documentazione scritta riguardo la chiesa di San Martino è in un elenco del 1315. Il ritrovamento in loco di materiale romano potrebbe datare la chiesa all’epoca antica, o perlomeno indica il riuso tipico dell’Alto medioevo, tra il 476 e l’anno 1000». (mi.mo.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 18 aprile.
Nella foto: cerimonia davanti ai ruderi della chiesa a Montecalderaro