Ladri in azione al «Bar alla Stalla», per fortuna rubati solo pochi spiccioli
Da qualche giorno in città gira voce di alcuni furti ai danni di aziende ed abitazioni. Interpellate le forze dell’ordine, però, la risposta è stata: «Non sono pervenute denunce, le notizie viaggiano veloci solo sui social network». I titolari del «Bar alla Stalla», nell’omonimo centro sociale di via Serraglio, al contrario, prima del post su Facebook hanno preferito rivolgersi alla polizia quando hanno scoperto la visita dai ladri nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 aprile. La gestione del bar, tra l’altro, è stata appena vinta dall’associazione imolese Bof (acronimo dei cognomi dei soci Alfonso Bottiglieri, Daniele Ossani ed Ardonel Feimi), con sede legale proprio nel centro sociale, nota per organizzare manifestazioni di Street Food (il cibo da strada preparato sui camioncini colorati) in giro per l’Italia (e ritornerà a Imola nel Parco dell’Osservanza dal 10 al 12 maggio). «Venerdì ho chiuso io – racconta Ossani – quando sono andato via alle due e mezza era tutto tranquillo. I ladri sono entrati da una porta di emergenza sul retro del centro sociale, forzando la serratura con un cacciavite, prima di fare lo stesso con una seconda porta tagliafuoco interna, entrambe prive di allarme. A quel punto è stato semplice “aprire” anche quella simile che dà sul nostro locale, ma a quel punto è scattato il dispositivo anti-intrusione».
Immediato l’intervento della polizia che era in zona con una pattuglia. «Alle 3.09 ha suonato l’allarme ed alle 3.14 erano già qui – precisa Feimi -. Spesso la gente si lamenta delle forze dell’ordine, ma noi li vogliamo ringraziare per la tempestività». I ladruncoli hanno avuto solo pochi minuti per agire. «Non abbiamo videopoker o altre macchinette – spiega Bottiglieri – e nemmeno tabacchi. Hanno portato via un centinaio di euro dal fondo cassa. Sicuramente non lo lasceremo più». Bocche cucite, per il momento, dalla polizia che sta indagando grazie alle registrazioni video. Proprio i neo titolari hanno dotato il locale di un sistema di allarme e videosorveglianza. «Abbiamo aperto il 20 febbraio – precisa Bottiglieri – e ogni possibile accesso ha un dispositivo che suona in caso di apertura o impatto forte». «Dovrebbe trattarsi di due o tre persone a volto coperto» dice Feimi. «I danni ammontano ad un migliaio di euro – fa i conti Ossani – se contiamo porte da riparare e un ulteriore allarme inserito in quella che divide il bar dagli spazi del centro sociale. Secondo me più che gente che gravita qua sono bande che per un periodo agiscono in una zona poi se ne vanno». (d.b.)
Nella foto: uno dei titolari Daniele Ossani