Il Consiglio di Stato boccia i ricorsi, la discarica resta chiusa, l”assessore Gazzolo: “Ora soluzioni, col contributo di Imola”
“La sentenza del Consiglio di Stato si rispetta” esordisce Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente, nel merito della sentenza del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso presentato da Regione, Hera e ConAmi contro la sentenza del Tar che, a inizio 2018, aveva bloccato l”ampliamento volumetrico della discarica Tre Monti di Imola. “Da parte nostra, siamo già al lavoro per valutarne gli effetti. E, su questo, ci confronteremo con i nostri interlocutori istituzionali. A partire dall’Amministrazione comunale e dalla sindaca di Imola, che non può certo ignorare il problema o scaricare solo su altri la responsabilità di una soluzione: anche da lei ci aspettiamo un contributo, con proposte possibilmente fattibili”. Ha rilanciato l”assessora regionale chiamando in causa il Comune di Imola, diretto interessato in quanto territorio sul quale si trova l”impianto nonché comproprietario della discarica stessa in quanto socio di maggioranza del ConAmi, e la sindaca Manuela Sangiorgi.
“Una cosa però – prosegue l’assessore – voglio dirla: questa è una Regione che, sul tema della gestione del ciclo completo dei rifiuti, ha dimostrato di aver raggiunto standard di assoluta eccellenza, che rimarranno tali anche a seguito di questa sentenza. Altrove il blocco di un impianto avrebbe magari provocato un’emergenza rifiuti, con la spazzatura in strada, qui invece non incide sulla gestione ordinaria e l’autosufficienza regionale. Lo stesso avverrà nelle prossime settimane: faremo in modo che il nostro sistema non sia messo in crisi. Rilevo però – aggiunge Gazzolo – che sta diventando sempre più complicato lavorare su questo tema, visto che continua a mancare totalmente una strategia nazionale che sia in grado di garantire, ad ogni regione italiana, l’autosufficienza sull’intero ciclo dei rifiuti, che pure l’Emilia-Romagna si è costruita. Lo è in un Paese in sofferenza cronica di impianti, dove le stesse forze politiche che oggi governano giocano a bloccare tutto, salvo poi vedere il vicepremier Salvini che auspica la realizzazione di un inceneritore in ogni provincia”.
“In questi anni è capitato più volte che la nostra Regione fosse chiamata a far fronte alle difficoltà di altri a smaltire i rifiuti. Lo abbiamo già detto e lo ribadisco, che ora saremo costretti a comportarci diversamente” chiude Gazzolo. (r.cr)
Foto d”archivio della discarica Tre Monti
L’assessore Gazzolo continua a non capire le ragioni delle nostre contrarietà sul Piano Rifiuti Regionale per quanto riguarda il perdurare di individuare la discarica Tre Monti tra i siti ove collocare i rifiuti, tra l’altro, dati ARPAE, per il 98,4% speciali, provenienti direttamente da attività produttive:
– la Tre Monti è una discarica vecchia di 45 anni e volenti e nolenti rappresenta una bomba ecologica se non si interverrà con opere di bonificazione. Chi paga? Con.Ami, Hera o la Regione E-R? Comunque come al solito toccherà a noi poveri mortali e non agli azionisti di Hera!
– per i rifiuti urbani indifferenziati si continuerà come in questi 15 ultimi mesi a conferirli all’inceneritore di Bologna;
– per quelli speciali provenienti da attività produttive, Hera se ne farà una ragione e dovrà proporre altre soluzioni, speriamo di maggior riciclo, altrove, in quanto Imola ha già fatto ampiamente la sua parte;
– per l’ampliamento in Comune di Riolo Terme, sempre nei calanchi dei Gessi Romagnoli, il Ministero ha già detto di NO, in quanto area sottoposta a vincolo! Chi ci restituirà i soldi pagati dal Con.Ami per l’acquisto del terreno? I soliti noti