Tredici geositi da vedere nel circondario imolese secondo la “Guida” di Stefano Mariani e Sonia Venturi
Ci sono mondi nascosti in piena vista, sotto il nostro naso, che aspettano solo di essere scoperti, altri sono talmente noti che non prestiamo loro troppa attenzione. Sono i geositi, luoghi che presentano caratteristiche uniche per motivi geologici, biologici o culturali, protetti da una legge regionale del 2006. Nel circondario imolese sono tredici. Per conoscerli ed esplorarli meglio ora c’è uno strumento in più, la «Guida del viaggiatore geologo» redatta da Sonia Venturi e Stefano Mariani per il Centro intercomunale di educazione alla sostenibilità (Ceas) del Circondario, e realizzata grazie ad un contributo regionale dedicato proprio alla valorizzazione dei geositi.
Mariani è imolese e si divide da sempre tra la sua passione per la geologia e la conduzione col fratello del ristorante «Donna Laura» sulle colline. «Ho cominciato a dedicarmi ai geositi e alla loro tutela fin dalla tesi di laurea e ho continuato con il dottorato con il borghigiano Giambattista Vai (già docente di Geologia oggi in pensione e direttore del Museo Cappellini di Bologna, ndr)». Ovviamente Mariani non poteva prescindere dall’esperienza di Giuseppe Scarabelli. «Sono almeno vent’anni che studio il suo archivio – racconta -. L’ho sempre trovato affascinante. Gli scienziati dell’Ottocento disegnavano tantissimo, quindi l’archivio è pieno di acquerelli. Inoltre i loro trattati scientifici sembravano dei testi poetici, un aspetto che oggi, nella geologia moderna, non esiste più».
La «Guida» voluta dal Ceas è un prodotto piccolo e maneggevole, con otto schede che raccontano i tredici siti dell’imolese. Nelle otto schede sono raccolte le località più note, come la Vena del Gesso romagnola, e altri meno conosciuti, come i vulcanetti di fango sul rio Bergullo. Molti sono vicinissimi al centro abitato, per altri occorre fare qualche chilometro a piedi. «In generale i nostri geositi non hanno subito gravi danni dall’intervento dell’uomo – aggiunge Mariani – e comunque tutelarli non vuol dire “bloccare” il passaggio o le attività, ma valorizzare il territorio». Un’idea per una gita domenicale con i bambini, quindi, oppure la meta per una pedalata in collina.
La «Guida del viaggiatore geologo» in formato cartaceo è disponibile gratuitamente presso il Ceas (all’interno del Complesso Sante Zennaro in via Pirandello 12 a Imola) o lo Iat del Comune di Imola, nei musei civici e nelle biblioteche del territorio, la versione online si può trovare sul sito del Ceas (ceas.nuovocir-condarioimolese.it). (re.co.)
L”articolo completo e altri approfondimenti su alcuni geositi della Guida sono su «sabato sera» dell”11 aprile
Nella foto i calanchi della Valsellustra