Arriva “Imola City Hub”, il progetto da 5,2 milioni di euro che potrebbe lanciare in orbita il primo satellite imolese
Imola potrebbe avere, in un futuro non troppo lontano, il proprio satellite in orbita a 500 chilometri da terra e in grado di monitorare il territorio, transitando sopra la città a cadenza quindicinale o settimanale. Il condizionale è d’obbligo, perché ancora non si conosce l’esito del bando europeo «Urban innovative actions» (Uia) che permetterebbe di finanziare il progetto, del costo di oltre 5 milioni e 200 mila euro, proposto dal Comune nel ruolo di capofila assieme a quattro aziende imolesi che metteranno in rete le loro competenze: Npc-Spacemind (na-nosatelliti per la raccolta dati), SisTer (analisi ed elaborazione dati), Imola Informatica (aggregazione e archiviazione dati), Antreem (interfacce utente per piattaforma web e smartphone).
Per ora si sa che il progetto «Imola city hub» è stato ammesso alla selezione assieme ad altri 174 progetti e che, di questi, ne verranno finanziati 25, con una probabilità di riuscita quindi che si aggira attorno al 14%. Ma l’Amministrazione comunale è ottimista e ha anticipato i dettagli in una conferenza stampa che si è svolta il 2 aprile alla presenza anche della sottosegretaria alle Politiche agricole alimentari e forestali, Alessandra Pesce. Il progetto in questione risponde al tema della «Transizione digitale», riguardante idee sulla digitalizzazione dei servizi delle città europee, finalizzate a sviluppare servizi pubblici digitali, riducendo il peso amministrativo e burocratico sui cittadini. Tradotto per Imola: un sistema che permette, ad esempio, di mettere in contatto gli imolesi con la Pubblica amministrazione, proporre referendum con voto online all’insegna della democrazia diretta, migliorare i servizi digitali esistenti, analizzare la situazione del dissesto idrogeologico, monitorare strade, parcheggi e flussi turistici (tramite l’uso delle celle telefoniche), ottenere dati sulla qualità dell’aria e per l’agricoltura, avviare percorsi di attrattività turistica.
In caso di vincita, il programma della Commissione europea finanzierà l’80% dei costi, mentre la parte restante, circa 1 milione e 200 mila euro, sarà ripartita tra i partner del progetto. Per quanto riguarda il Comune, ha precisato il vicesindaco e assessore allo Sviluppo economico Patrik Cavina, «metteremo a disposizione il personale e uno spazio fisico all’interno del centro storico (al momento non ancora individuato), per supportare l’alfabetizzazione informatica del cittadino e introdurlo ai servizi digitali offerti dal Comune».Un altro obiettivo è riuscire ad aumentare il numero degli imolesi iscritti alla rete regionale Lepida. «Oggi sono 5 mila, ma nei prossimi tre anni puntiamo a coinvolgere 20 mila cittadini» ha puntualizzato Cavina. Il satellite potrebbe essere utilizzato anche da altri Comuni, «ad esempio quelli gemellati con Imola – ha poi proseguito il vicesindaco -. Questa esperienza potrebbe essere portata a livello dei Comuni del ConAmi». (lo.mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» dell”11 aprile
Nella foto la presentazione del progetto “Imola City Hub”