Athos Ponti, che non si ricandiderà a sindaco, traccia un bilancio e guarda al futuro di Fontanelice
«Ho fatto il consigliere comunale per ventiquattro anni, il vicesindaco per quattro e il sindaco per tre mandati. Avevo detto fin dall’inizio che questo sarebbe stato il mio ultimo incarico come primo cittadino, anche perché l’età avanza. Ringrazio i cittadini di Fontanelice per la fiducia che mi hanno accordato per tutti questi anni». Con queste parole Athos Ponti martedì 2 aprile ha salutato i suoi concittadini anche se, per legge, potrebbe candidarsi per una seconda volta. «L’avevo già detto cinque anni fa che ero disponibile solo per un mandato – rimarca -, però rimango a disposizione della lista Insieme per Fontanelice».
Ponti, 64 anni, sarà uno in lista come possibile consigliere comunale ma il suo passo indietro rispetto alla candidatura come primo cittadino è confermata. In effetti, è stato sindaco dal 1995 al 2005 e cinque anni fa la sua disponibilità a ripresentarsi rappresentò, in un certo senso, una sorpresa e soprattutto un grande impegno personale. Ora, la conferma dell’intenzione iniziale, ha trasformato l’incontro dedicato al bilancio 2019 come una sorta di testamento politico, il lascito a chi amministrerà in futuro il paesino della vallata del Santerno.
Ponti raccomanda la cura del patrimonio e dei servizi: «In questi ultimi anni sono aumentate le attività commerciali, è un buon segno, vuol dire che abbiamo giovani che investono e credono nel paese. Per il resto il nostro comune offre diversi servizi di qualità, dalle scuole alla casa protetta. Sono servizi importanti per una piccola realtà che vanno mantenuti e migliorati». Poi c’è la lista delle cose fatte e soprattutto, non è un segreto, delle molte altre ancora da completare. Con tutte le problematiche che derivano dall’essere un piccolo comune: «Il bilancio in costante calo, la carenza di personale che va di pari passo con un aumento della burocrazia, il coordinamento con i comuni vicini grandi e piccoli…» ha ricordato Ponti. Sfide che la prossima amministrazione dovrà affrontare qualunque sia il suo colore politico. «Le tasse sono rimaste invariate, a parte la Tari che nell’ultimo anno è aumentata del 3 per cento – precisa Ponti -. Ma abbiamo trovato i finanziamenti per l’ampliamento della scuola materna “Rosa Vicchi Ravaglia”, per l’efficientamento energetico della casa protetta, per il parco della Conca Verde e per alcuni interventi sulle strade comunali».
I temi più caldi sono quelli della ciclovia Mordano-Castel del Rio e del parco della Conca Verde, due ferite aperte per Fontanelice. Per la seconda «sono in arrivo 160 mila euro di fondi europei grazie a un progetto il cui capofila è il Parco della Vena del Gesso». L’idea è quella di rendere Fontanelice uno degli accessi privilegiati al Parco dirottando quindi sulla Conca i fondi che coinvolgono anche gli altri Comuni del Parco e la cui convenzione è stata tra gli atti urgenti e indifferibili ai quali il Cda del ConAmi ha dato il via libera. «Nella zona verde intorno alla piscina vorremmo fare un “parco avventura” con giochi per i bambini fino ai sette anni. Una parte del finanziamento, circa 10 mila euro, verrà dedicata alla cartellonistica da Monte Penzola alla Conca Verde». Ma la grande attesa è per la piscina, punto di riferimento del paese e di tutta la vallata chiusa ormai da due anni. Il bando per affidarne la gestione è in pubblicazione. Il sindaco è speranzoso: «Sono venute tre società a vedere il complesso e altre devono venire».
In ultimo, ma non meno importante e complesso, il tema della ciclovia lungo il Santerno. Un progetto che promette di inserire anche la nostra vallata nei percorsi di un turismo a due ruote sempre più in crescita, ma che ha fatto molto discutere. «Fontanelice è il comune in vallata a dover fare più espropri per costruirla – ammette Ponti -, ma io credo moltissimo nel progetto della ciclabile. Certo, a differenza degli altri comuni, la pista attraverserà proprio il nostro paese, non ci passerà intorno. E’ per questo che dovremo fare circa 35 espropri, quando comuni come Borgo Tossignano ne hanno al massimo cinque o sei. Però credo sia una grande opportunità, anche per collegare la località di Campo-moro al paese». L’opera, che per il solo tratto di Fontanelice costerà circa 870 mila euro, sarà finanziata per la quasi totalità dalla Città metropolitana, il Comune dovrà compartecipare con 70 mila euro. (re.co.)
L”articolo completo è su «sabato sera» dell”11 aprile