Calcio serie C, il presidente rossoblù Lorenzo Spagnoli e la certezza dei play-off: «Gioia ed orgoglio, l”Imolese è la mia vita»
Lorenzo Spagnoli e l’Imolese sono ormai una cosa sola. Dopo sette emozionanti anni di presidenza, nei quali è riuscito a portare la squadra rossoblù dall’Eccellenza alla serie C, la vive quasi visceralmente, e nemmeno per un momento potrebbe immaginare di farne a meno. «E’ una parte della mia vita, della mia quotidianità – ha spiegato Spagno -. Anche perché ho pure la famiglia coinvolta in questa avventura, a cominciare da mia moglie Fiorella. Poi ci sono i bambini, che crescono e chiedono informazioni sulla squadra, vogliono venire allo stadio, al centro sportivo, dove spesso mangiamo tutti insieme. Viviamo Imola e l’Imolese a 360 gradi e siamo ben contenti, perché ci divertiamo a condividere le nostre giornate con lo staff, col quale si è creato anche un rapporto di amicizia. Lavorare in allegria, con passione ed entusiasmo, aiuta».
Cosa provi nel vedere la tua Imolese in questa posizione di classifica?
«Grande orgoglio e gioia, perché significa che la strada intrapresa è quella giusta. Questa annata dà ancora più valore alle precedenti, coi due secondi posti consecutivi in serie D e le successive vittorie dei play-off. Eravamo convinti di quello che stavamo facendo e per noi è stato importante vivere quelle due stagioni. Quest’anno si è andati oltre, grazie all’eccezionale lavoro del direttore sportivo Filippo Ghinassi, valorizzato al meglio da un allenatore come Alessio Dionisi. Poi bisogna dare merito ai nostri giocatori, che stanno esprimendo tutte le loro qualità, dimostrando che quelli forti non ce li hanno solo gli altri».
Essere nei play-off è già un grande risultato. Ma ora che l’Imolese c’è dentro matematicamente, a quale posizione può legittimamente aspirare?
«Non ho mai immaginato posizioni. Quello che mi piacerebbe è che da qui alla fine i ragazzi dimostrassero sempre il loro valore. Poi, come dice anche il mister, se dobbiamo ballare, balliamo fino in fondo, cercando di conquistare la posizione migliore possibile. Ma, ripeto, a me interessano il come facciamo certe prestazioni e il come riusciamo a vincere le partite, perché quella è la base per garantire continuità alla crescita. Il resto verrà di conseguenza». (a.d.p.)
L”articolo completo su «sabato sera» dell”11 aprile.
Nella foto: Lorenzo Spagnoli