Inaugurata all”autodromo di Imola la mostra su Ayrton Senna. IL VIDEO
Una mostra del genere non si era mai vista. Ma per ricordare un pilota unico, inimitabile e di fatto adottato dalla città come Ayrton Senna, non poteva che essere studiata in maniera così creativa e geniale, per dar modo ai visitatori di catapultarsi nel mondo del fuoriclasse brasiliano, e ripercorrerne attraverso il susseguirsi di suoni e immagini dell’archivio storico della Rai proiettate su schermi giganti, installati all’interno del Museo multimediale Checco Costa, le fasi più entusiasmanti della sua carriera (dagli esordi nei kart all’ultima corsa) accompagnate dalle parole più significative ed emozionanti pronunciate negli anni della F.1. Una storia da vivere in modo esclusivo grazie alle apposite cuffie messe a disposizione dagli organizzatori della mostra, che esaltano l’intimità di ogni momento, trasformandolo in un viaggio alla scoperta del campione brasiliano. «Il primo obiettivo della mostra (inaugurata mercoledì e che resterà aperta fino al 30 novembre 2019, nda) era quello di far respirare al pubblico quella magia inconfondibile che contraddistingueva lo sguardo profondissimo di Ayrton – ha spiegato l’imolese Matteo Brusa, curatore della mostra intitolata: Ayrton Magico, l’anima oltre i limiti -. Il secondo obiettivo di raccontare Senna attraverso Imola, perché sono certo che questo è l’unico luogo capace di generare poesia ogni volta che si parla di lui. Ed è stato divertente scoprire che, man mano che prendeva corpo il testo narrativo, che c’era sempre uno strano legame fra quelli che erano i temi centrali della vita di Senna e Imola, come se tutte fosse già scritto e come se a legarlo al nostro circuito esistesse da sempre un filo sottilissimo».
La mostra, allestita dai tre nuovi gestori Area Gare Space, Tbs Group e Ett Spa, per l’occasione rappresentati rispettivamente da Paolo Alongi, Gian Giacomo Cara e Adele Magnelli, si struttura per 5 grandi nuclei tematici sviluppati in quattro ambienti. «Tutto il racconto ha la precisa volontà di trascendere la morte di Ayrton – ha aggiunto Brusa – E lo fa simbolicamente con la presenza all’interno della mostra della sua ultima macchina, la Williams, e del suo primo kart, costruendo una circolarità temporale, come ad azzardare una sorta di eterno ritorno e facendo in modo che tutto il tempo narrativo si fermi alle ore 14, 16 minuti e 59 secondi di quel 1º maggio, cioè un attimo prima dell’impatto contro il muro del Tamburello. In questa mostra si dà spazio solo al sogno, al nostro desiderio e al mito del campione».
Ad impreziosire l’inaugurazione con interventi a tratti anche molto toccanti c’erano, oltre ai fratelli Carlo (nel ruolo di moderatore) e Claudio Costa, il giornalista Leo Turrini, l’ex team manager di F.1 Giancarlo Minardi, il presidente di Formula Imola Selvatico Estense, il direttore dell’autodromo Roberto Marazzi e la sindaca Manuela Sangiorgi, che in veste ufficiale ha tagliato il nastro inaugurale. «Siamo tutti molto felici di avere una nuova gestione per il nostro museo – ha detto la prima cittadina imolese – Li accogliamo volentieri nella nostra famiglia, perché c’è bisogno di ridare vita a questa struttura intitolata a Checco Costa, che vogliamo vedere sempre più viva e ricca di iniziative e progetti che possano attrarre anche un pubblico internazionale. L’auspicio è quello di condividere un percorso insieme a Formula Imola e a tutta la realtà che ruota intorno al nostro bellissimo autodromo». (a.d.p.)
L”articolo completo su «sabato sera» dell”11 aprile.
Nella foto (Isolapress): la mostra su Ayrton Senna all”interno dell”autodromo