Rilevazioni della Federazione motociclistica italiana negli autodromi, a Imola in giugno durante il Civ
La Federazione motociclistica italiana scende in campo in prima persona sul tema del rumore negli autodromi italiani. L’«Enzo e Dino Ferrari» di Imola, infatti, non è l’unica struttura del motorsport nazionale coinvolta sul tema della sostenibilità ambientale. Così la Fmi attraverso la sua Commissione ambiente ha dato il via ad un proprio protocollo di indagini, acustiche e non solo, da svolgersi nei quattro principali autodromi italiani: Misano, Mugello, Vallelunga e ovviamente Imola, dove già il presidente di Fmi Giovanni Copioli è intervenuto a colloquio con la sindaca Manuela Sangiorgi per placare le polemiche con Formula Imola e il suo presidente Uberto Selvatico Estense. «Lo studio sarà utile in previsione delle modifiche normative per le quali è attualmente in atto uno studio da parte dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)», commenta Selvatico Estense. In pratica la Federmoto è scesa in campo per la tutela del proprio settore di lavoro, oltre che dell’ambiente come contenuto nell’accordo siglato, per l’appunto, con Ispra.
Le rilevazioni fonometriche sono iniziate il weekend scorso (30-31 marzo) sul circuito della Riviera in occasione del Campionato italiano velocità, la stessa manifestazione motociclistica ritornerà sul Santerno il 29 e 30 giugno prossimi e Fmi ha confermato a sabato sera che in quell’occasione verranno fatti analoghi controlli. «Il protocollo di monitoraggio prevede l’acquisizione di dati acustici nell’intorno degli impianti da centraline fisse – spiegano da Fmi -, ma anche misurazioni fonometriche dinamiche in specifici punti dei tracciati. Inoltre prevediamo la misurazione statica delle moto partecipanti al campionato Civ in termini di rumore ed emissioni inquinanti.
Questo piano intende fare il punto sulla situazione delle emissioni delle moto da velocità e l’impatto delle attività degli autodromi sui territori». I dati raccolti verranno utilizzati per ragionare sul tema sia a livello federale, sia per la normativa nazionale. Il rumore è, come detto, argomento delicato non solo per Imola. Anche altri, in Italia e non solo, devono affrontare azioni legali. E’ notizia della settimana scorsa che il circuito del Mugello ha visto ribaltata, dal Tar, la sentenza che lo aveva costretto a pagare, in un primo momento, ingenti risarcimenti al vicino bed&breakfast a causa del troppo rumore; il recente pronunciamento, al contrario, ha notato come la struttura abbia beneficiato di vantaggi economici proprio per l’attività dell’autodromo. (mi.mo.)
Nella foto: una gara motoristica all”autodromo di Imola