Duemila persone fuori casa per far brillare una bomba a Bubano
Non sarà un esodo di massa, ma quello che accadrà domenica 7 aprile nella frazione di Bubano ha tutti i contorni dell’evento eccezionale, a partire dalle circa duemila persone che dovranno lasciare per diverse ore le proprie abitazioni (comprese 19 del comune di Imola). In quella giornata, infatti, è prevista una maxi operazione per consentire al Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore di rimuovere e far brillare una bomba d’aereo di fabbricazione americana del peso di circa 500 libbre (più di due quintali). Il ritrovamento dell’ordigno, risalente alla Seconda guerra mondiale, è avvenuto all’inizio dell’anno in via Nuova nella nuova cava, adiacente a quella vecchia, dell’azienda di laterizi Wienerberger. Le operazioni di bonifica, coordinate dalla Prefettura di Bologna, vedranno impegnate le forze dell’ordine e 150 volontari, compresi quelli dell’Associazione carabinieri in congedo e il personale della Croce rossa. Presente anche personale della Protezione civile imolese visto che la «danger zone» (zona di pericolo o zona rossa) individuata è un grande cerchio che si estende dal punto dove si trova la bomba per un raggio di 1.840 metri (più uno spazio aereo fino a 1.410 metri d’altezza), quindi interessa, seppur marginalmente, anche Imola e Massa Lombarda, oltre, come detto, a buona parte del territorio di Mordano escluso il centro abitato del capoluogo e la borgata di Chiavica.
Coinvolte quindi due province e tre strade che fanno capo alla Città metropolitana (ex provinciali) ovvero la via Selice, via Cavallazzi e via Nuova. L’operazione più ampia e imponente degli ultimi decenni nella nostra zona. Le prescrizioni scatteranno intorno alle 7 del mattino, anche in caso di maltempo. Dalle ore 7.30 in avanti non si potrà più entrare nella «zona rossa», mentre gli abitanti dovranno uscire di casa e uscire dall’area ritenuta a rischio tassativamente entro le 8, con il personale addetto che suonerà ai campanelli per verificare che tutti i cittadini rispettino le disposizioni. Presso ogni abitazione interessata saranno affissi in questi giorni dei volantini con tutte le direttive previste. La conclusione dell’operazione, con conseguente possibilità di rientro tra le mura domestiche per i cittadini, verrà comunicata in tempo reale sul sito web e sulla pagina Facebook del Comune di Mordano, ma è ipotizzabile si verifichi non prima delle ore 15 del pomeriggio. Dovrebbero servire circa quattro ore al Genio ferrovieri, se non si presenteranno ritardi o problemi, per la messa in sicurezza della bomba ed altre tre ore per farla brillare. L’unità di crisi sarà istituita all’interno del municipio di Mordano, mentre i vigili del fuoco e la Croce rossa militare saranno di base in via San Francesco nell’ex magazzino comunale di fronte al cimitero, ovvero nel punto più vicino ma al di fuori dalla zona di pericolo.
Inoltre sarà attivato a Mordano presso la «Cà de Borg» di via Bulzamini 2 un punto di accoglienza, che fungerà anche da ristoro con colazione e pranzo, mentre le persone in difficoltà, come gli infermi, saranno trasportate nel presidio medico della Croce rossa creato all’interno della sala polivalente di via della Repubblica 10 (dietro il municipio). «Si tratta di un’imponente mobilitazione che coinvolge tutte le istituzioni e che interessa un territorio molto ampio – ha commentato il sindaco Stefano Golini -. Importante quindi una doverosa sinergia tra tutti e un’informazione capillare ai cittadini. Ho fiducia, comunque, nell’ottima riuscita dell’operazione come già accadde, in maniera certamente meno invasiva, dopo il ritrovamento a fine febbraio scorso di una bomba di mortaio durante gli scavi per le fognature a palazzo Pennazzi. Colgo quindi l’occasione per ringraziare chi con efficienza e collaborazione in quei giorni sbloccò in tempi rapidi la situazione». Per ulteriori informazioni e per coloro che hanno bisogno di assistenza per lo spostamento di persone con difficoltà motoria è possibile contattare il centralino del Comune di Mordano al numero 0542/56911 negli orari di apertura, dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 12.30, mentre negli altri orari si può chiamare il cell. 331/2589123. (d.b.)
Nella foto: il luogo dove è stato ritrovato l”ordigno