Imola Programma, la voce degli studenti: «Se sai programmare puoi fare qualsiasi cosa, ma il percorso è difficile»
«Conosco tanti ragazzi della mia età che passano i pomeriggi insieme, impegnati a lavorare al computer sulla propria idea imprenditoriale e a scrivere codici, anche se poi gettano la spugna presto perché si accorgono che, per far decollare un progetto d’impresa, servirebbero tante altre competenze oltre a quelle informatiche, ma invece mancano tanti pezzi del puzzle». Chi lo dice ha 18 anni e frequenta la quarta superiore all’istituto di istruzione superiore Francesco Alberghetti di Imola, ad indirizzo elettronica ed elettrotecnica, ma lo ripetono anche studenti di informatica e telecomunicazioni. Ragazzi che durante gli studi hanno già partecipato, durante l’alternanza scuola-lavoro o in altri contesti scolastici, a progetti attuali e stimolanti, dalla programmazione di videogiochi alla domotica e alle auto ibride.
Se oggi hai più di trent’anni e ascolti gli studenti di un istituto tecnico, ti stupisce la loro percezione del futuro professionale che li attende. Molti di loro non parlano di come aggiornare il proprio CV da inviare alle aziende, con il pensiero già al posto ?sso, ma a come dare forma a progetti e idee già vivi nella loro immaginazione. Come se i giovani di oggi, tanto bistrattati quando si fa conversazione o si generalizza, avessero invece ambizioni professionali di innovazione e, soprattutto, una gran voglia di costruire qualcosa di proprio e dimostrarsi all’altezza agli occhi degli adulti. Come se volessero farsi sentire dalle aziende del territorio: «Noi giovani ci siamo, siamo una risorsa per il vostro futuro, consentiteci di aiutarvi a innovare o andremo per la nostra strada» (ma.ma)
L”articolo completo nell”inserto dedicato a «Imola Programma» in uscita insieme a «sabato sera» giovedì 28 marzo.
Nella foto: un gruppo di studenti presenti alla scorsa edizione di «Imola Programma»