Imola Programma, parola a Gildo Bosi di Sacmi: «Ci vuole giusto equilibrio tra tecnologia e fattore umano»
La riscoperta del valore delle persone, come fonte primaria di successo per una azienda. Utopia o realtà nell’industria iper-tecnologica di oggi? Gildo Bosi, responsabile Ricerca e sviluppo della divisione Automazione di Sacmi, non ha dubbi. «Si sta riportando la persona al centro dell’azienda – spiega – in quanto asset primario che le consente di esprimere sul mercato un valore tanto più alto, quanto più si riescono a capitalizzare le competenze espresse dal singolo». A Imola Programma Sacmi porterà l’esperienza del proprio Innovation lab, la nuova struttura aperta sull’applicazione dell’Internet of Things e sulla diffusione di tecnologie abilitanti 4.0. E porterà l’esperienza di altre realtà del gruppo, Iprel, specializzata in progettazione, software e robotica, e Protesa, che sviluppa servizi legati anche al mondo della simulazione meccanica.
Bosi, in che modo la persona sarà ancora al centro?
«Le nuove tecnologie vanno ad “erodere” la manodopera necessaria a effettuare lavori codi? cati e ripetitivi, dove non c’è un forte valore aggiunto in termini di ingegno e creatività. E’ anche vero che troppa tecnologia, se non governata, non porta i risultati voluti. Ci vuole il giusto equilibrio tra tecnologia e fattore umano. La prima va vista anche come un’opportunità in grado di dare alle persone più tempo per svolgere le attività dove le competenze e il fattore creativo fanno la differenza». (lo.mi.)
L”articolo completo nell”inserto dedicato a «Imola Programma» in uscita insieme a «sabato sera» giovedì 28 marzo.
Nella foto: Gildo Bosi, responsabile Ricerca e sviluppo della divisione Automazione di Sacmi