Prima rassegna di concerti al Museo diocesano curata dall”Erf
Una vera e propria stagione musicale verrà ospitata tra le mura del Museo diocesano di Imola. La stagione, che spazierà dalla musica classica ai Beatles, nasce da una collaborazione con Emilia Romagna Festival, come spiega il vicedirettore del Museo, Marco Violi: «Da anni ospitiamo concerti all’interno del museo. Così abbiamo pensato di non avere più eventi occasionali bensì una vera e propria stagione, composta di cinque eventi, che “colonizzi” spazi del museo vescovile che finora non hanno mai ospitato concerti». La musica quindi animerà non solo la Sala Grande del museo, dove tradizionalmente si tengono i concerti, ma anche il chiostro del palazzo. «Per l’occasione abbiamo anche creato un logo ad hoc per il Museo diocesano – continua Marco Violi – dato che quello precedente era rimasto quello disegnato nel 2012 per il cinquantesimo anniversario».
È lo stesso direttore artistico di Emilia Romagna Festival, Massimo Mercelli, a spiegare nel dettaglio la rassegna: «Verranno presentati artisti molto diversi tra di loro: si va da stelle della musica come il pianista Giuseppe Albanese a giovani promesse. La rassegna prenderà il via il 10 aprile con il Gran Concerto di Primavera con protagonista proprio Giuseppe Albanese. Poi venerdì 21 giugno, in occasione della Festa della musica, all’interno del chiostro si potranno ascoltare due giovani musiciste diplomatesi da poco: Jessica Gabriele al flauto e Agnese Contadini all’arpa che eseguiranno brani di Bizet, Chopin, Debussy e altri. Sabato 31 agosto sarà l’occasione per ascoltare, nuovamente, artisti di livello mondiale come il violoncellista Boris Andrianov. Insieme a lui si esibirà Yuri Medyanik con il “bayan”, uno strumento tipico della tradizione russa simile a una fisarmonica. Domenica 22 settembre sarà la volta dell’Ensemble Musicale Recondite Armonie, un quintetto di fiati, che presenterà musiche di Mozart, Rossini, Danzi, Ibert e Hindemith. Per ultimo, il 10 dicembre per Notte di Note – Concerto di Natale, si torna nella Sala Grande del museo con il violoncellista e compositore Lamberto Curtoni. Un artista poliedrico da alcuni definito come un “nuovo Ennio Morricone” che a Imola porterà il suo Vox Celli, un programma che spazia dalla musica rinascimentale a brani dei Beatles a composizioni dello stesso Curtoni».
Come ogni anno il Gran Concerto di Primavera è legato al restauro di un’opera del Museo diocesano, come racconta il restauratore Michele Pagano: «Quest’anno la scelta è caduta su un quadro che si trova all’interno dello stesso museo. Si tratta della Sacra Famiglia con San Giovannino, un dipinto a olio della seconda metà del XVI secolo. Il restauro andrà a intervenire sull’ossidazione dei colori che cela le cromie originale e si occuperà anche della cornice lignea coperta di foglie dorate, di grande pregio». (r.c.)
Nella foto di Isolapress, il flautista Massimo Mercelli e Lorenzo Bavaj al gran concerto del 2018 al Museo diocesano