Cresce ancora dal prossimo anno accademico l”offerta dell”Università a Imola. E gli studenti sono quasi mille
L’Università a Imola conta quasi mille studenti. Sono infatti 950 gli iscritti a corsi di laurea, master, corsi di alta formazione e dottorato di ricerca, a cui si aggiungono docenti e tutor che lavorano alla sede imolese dell’Università di Bologna, il cui fulcro è palazzo Vespignani. Una risorsa anche per l’economia locale. Lo scorso 20 marzo la struttura ha aperto le porte al pubblico per presentare ai futuri studenti e alle loro famiglie un’offerta formativa sempre più ricca. Un’opportunità resa possibile dall’impegno finanziario della Fondazione Cassa di risparmio di Imola che ha contribuito, come ha ricordato il suo presidente Fabio Bacchilega, «a creare le infrastrutture», ristrutturando lo storico palazzo in via Garibaldi inaugurato dieci anni or sono, così come i laboratori all’interno dell’ex Lolli e le serre tecnologiche accanto all’Istituto agrario Scarabelli.
Più di recente, la Fondazione ha completato la ristrutturazione di palazzo Dal Pero, all’angolo tra piazza Duomo e via Garibaldi, le cui aule, dopo essere state inaugurate il 5 dicembre scorso, entreranno in funzione entro aprile. «Il nostro impegno prosegue – sottolinea Bacchilega -. L’istruzione e la formazione sono passate dal terzo al primo posto nell’elenco dei settori su cui si concentrano le nostre erogazioni (circa 712 mila euro stanziati al 31 maggio 2018, Ndr) e in questo ambito l’università fa la parte del leone. Lo scorso anno è stato attivato il dottorato di ricerca in “Salute, sicurezza e sistemi del verde”, per il quale la Fondazione finanzia due delle quattro borse di studio in essere, di durata triennale (le altre due sono finanziate dall’ateneo, Ndr). A queste, se ne aggiungeranno altre due, per un totale di sei, offerte rispettivamente dal dottorato come quota premiale e dal Centro agricoltura ambiente Giorgio Nicoli. Il sostegno della Fondazione sarà mantenuto anche per il prossimo ciclo di studi, della durata di ulteriori tre anni. Un impegno che abbiamo già preso con il prorettore».
Altra novità dell’anno accademico 2018-2019 è il master in Fitoterapia veterinaria, il primo del genere in Italia su questo argomento e le cui lezioni sono cominciate in febbraio. Il nuovo percorso formativo ha l’obiettivo di formare veterinari con elevate competenze nel campo della fitoterapia clinica, applicata agli animali da compagnia e da reddito, come pure nella nutraceutica collegata alla nutrizione animale. Le lezioni frontali si svolgono a palazzo Vespignani, mentre le attività cliniche si tengono a Ozzano Emilia, al dipartimento di Scienze veterinarie di via Tolara
. «Dopo l’estate – anticipa poi Bacchilega – partirà anche il master in Mobilità sostenibile, a cura del Dicam, il dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, interamente in lingua inglese. L’Università ha dunque buoni motivi per continuare a essere presente a Imola». Per il prossimo anno accademico è confermato l’arrivo degli studenti del corso di laurea «professionalizzante» in Ingegneria meccatronica; all’Istituto Alberghetti di Imola svolgeranno le numerose attività laboratoriali previste dal percorso didattico, che vede il coinvolgimento delle imprese di Confindustria Emilia Area Centro. Confermata anche la seconda edizione del master in Difesa del verde ornamentale per produzioni e progettazioni ecosostenibili, che vede anche in questo caso il sostegno della Fondazione Crimola. L’inizio delle lezioni è previsto per il gennaio 2020.
Altre novità vengono anticipate da Patrizia Tassinari, referente accademica del plesso imolese Unibo. «Il 7 maggio – annuncia – a palazzo Vespignani, ripeteremo la giornata di orientamento al mondo del lavoro con una formula rinnovata. Dopo un momento introduttivo con le autorità locali e accade-miche, le aziende del territorio e nazionali si presenteranno agli studenti dei corsi di studio». Tassinari è anche al lavoro per attivare a Imola un nuovo corso di alta formazione internazionale, dedicato all’impatto dei cambiamenti climatici sul territorio. (lo.mi.)
Il servizio completo è su «sabato sera» del 21 marzo