Prende il via a Dozza il progetto “St”Orto”, un percorso di ortoterapia per persone disabili
Ortoterapia per persone disabili grazie al progetto “St”Orto”. Nelle settimane scorse il Consiglio comunale di Dozza ha approvato una modifica al regolamento “Orti Anziani” con la quale si introduce la possibilità per il Comune di riservare un’area di terreno da destinare a progetti di carattere sociale, aprendo la strada ad un”opportunità di aiuto in più per le persone con disabilità cognitiva.
Il progetto è nato a seguito della collaborazione e conoscenza reciproche instaurate fra l’associazione «Anziani per l’impegno sociale “G. Rambaldi”», che gestisce gli orti per anziani e la gestione della residenza Toschi di Dozza, che attualmente ospita sia anziani che disabili cognitivi. Proprio la presenza di quest”ultima categoria di persone ha consentito di avviare attività che cercano di coinvolgere tutti gli utenti, con l’obiettivo di favorire la stimolazione, il movimento, lo sviluppo delle capacità relazionali e di socializzazione. In questo contesto è nata l”idea di far gestire a queste persone un orto a tutti gli effetti, dalla cura alla coltivazione e alla raccolta dei prodotti.
Il progetto “St”Orto”, presentato dalla cooperativa sociale Elleuno, che gestisce la residenza Toschi, consiste in un percorso di ortoterapia nel quale l”obiettivo è, appunto, la realizzazione da parte delle persone disabili ospiti della struttura di un orto nella zona “orti anziani” di via Chiusure, attraverso due uscite settimanali e con la presenza di personale educativo e di accompagnamento. Il tutto potendo contare anche sulla collaborazione e il supporto dell’associazione “G. Rambaldi”, mentre la Giunta ha individuato l’area da destinare a questo progetto, in modo da poterlo avviare al più presto.
Il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi, ritiene che si tratti di «un’esperienza molto positiva, che ha visto un grande entusiasmo sia da parte della cooperativa Elleuno che dell’associazione Rambaldi». «Siamo certi – prosegue Albertazzi – che lo stesso entusiasmo sarà messo nello sviluppo di questa idea. Altra cosa fondamentale è che attraverso la cura dell’orto verranno favorite, per gli utenti disabili, relazioni di scambio, di confronto e di aggregazione, molto importanti in questo tipo di disabilità e che possono portare un miglioramento della qualità di vita non solo di queste persone ma anche degli anziani che gestiscono gli orti». (r.cr.)
La foto è tratta dal sito del Comune di Dozza