Cinque nuovi primari e oltre 100 assunzioni, l”Azienda usl ha fatto il punto in Commissione consiliare a Imola
I bandi per i primari del Pronto soccorso e della Cardiologia saranno pubblicati «entro la primavera», quelli per Pediatria, Gastroenterologia ed Oculistica entro fine anno. Confermata la tabella di marcia nota da tempo per il reintegro dei vertici delle unità operative dell’ospedale nel 2019. A questi si aggiungeranno 109 medici, infermieri e oss per coprire ricambio pensionistico e qualche aggiunta in più su un complessivo che oggi è di 1.726 operatori. Questi alcuni degli elementi concreti emersi dalla Commissione consiliare sul tema della situazione socio-sanitaria e degli scenari futuri. Presenti i vertici dell’Ausl, Andrea Rossi, direttore generale, Andrea Neri, direttore sanitario, e Alberto Minardi, direttore del Distretto.
«Per le assunzioni occorre considerare i tempi tecnici, ma non lo “scarichiamo” sui dipendenti perché abbiamo utilizzato contratti in somministrazione o prorogato degli esistenti» ha detto Neri a smorzare le accuse sul fronte sindacale in tema di carichi di lavoro. Per il resto si sono riepilogati e confermati riorganizzazioni e progetti già in atto, come l’attenzione al Pronto soccorso oppure l’obiettivo di realizzare una Casa della salute di Imola e Mordano tra ospedale vecchio e Lolli.
Tanta carne al fuoco e solo un paio d’ore per dare qualche risposta, tra quesiti puntuali dei consiglieri e altri più complessi e di prospettiva. E non sono mancati i temi strettamente politici. Rossi ha ribadito che a livello metropolitano oramai è assodato che le quattro Aziende usl rimarranno autonome, Imola compresa, «ma dovranno incrementare le collaborazioni nelle attività dove questo comporta un valore aggiunto – ha ricordato – ma dobbiamo essere in grado di reggere il confronto con Bologna». E su questo occorre il sostegno della politica, magari di un nuovo assessore alla Sanità, perché la programmazione del distretto-Circondario «non può non integrarsi con quella metropolitana». La sindaca Manuela Sangiorgi ha detto che «a brevissimo arriverà un’altra figura» senza specificare troppo.
Detto ciò, una nota arrivata poi dal Comune ha chiarito meglio il suo pensiero: «Vi sono ancora alcune presenze di posizioni interaziendali che crediamo dettate dall’esigenza dell’immediatezza e non da una volontà direzionale e perciò ci auguriamo che vengano al più presto trasformate in Unità operative complesse aziendali (Struttura semplice interaziendale di Chirurgia generale – Struttura semplice interaziendale Breast unit – Unità complessa interaziendale di Urologia). Per noi è importante sapere che l’autonomia della nostra Azienda è un obiettivo comune con la direzione aziendale e ci auguriamo perciò che vengano al più presto nominati anche i primari di Anatomia patologica e Medicina riabilitativa ovviamente sempre nella logica aziendale e non interaziendale». Rossi per l’Anatomia patologica aveva già precisato che si sta creando «un dipartimento interaziendale con unità operative specializzate nelle singole aziende»; entro un mese quella imolese traslocherà negli spazi dell’ospedale nuovo lasciati liberi dal Laboratorio «anche per le esigenze della chirurgia». (l.a.)
Per saperne di più l”articolo completo è su «sabato sera» del 21 marzo
Nella foto il direttore generale Andrea Rossi