Motomondiale, lo spoiler contestato della Ducati ha messo in risalto il logo della Cefla
Il «logo» della Cefla, adesivo non proprio formato poster sulla carena della Ducati, da alcuni giorni spicca sulle pagine di tutti i giornali. Il motivo è il ricorso presentato da quattro squadre dopo la vittoria di Dovizioso in Qatar. Uno spoiler che ha generato un terremoto, un particolare che, per farlo capire agli appassionati, è stato cerchiato con un ingrandimento, proprio accanto a dove si trova il marchio dell’azienda imolese. Mica male (anche se per una vicenda contraria alla Ducati), per uno sponsor che raramente si riuscirebbe a notare, soprattutto alle grandi velocità.
Tornando alla nuda cronaca di ciò che è successo sul circuito di Losail, non esulta, ma nemmeno si abbatte Fausto Gresini dopo il primo Gran Premio. In Qatar il miglior risultato lo ha conquistato Sam Lowes (Kalex), sesto nella Moto2, vinta da Lorenzo Baldassarri (Kalex). «Lowes all’inizio ha guidato un po’ nervoso – ha detto Gresini -. Poi quando si è sciolto ha impostato un bel ritmo. Dopo due stagioni difficili, Sam ha bisogno di riguadagnare fiducia nei propri mezzi. Che sono notevoli». In difficoltà, come era prevedibile, Gabriel Rodrigo (Honda) nella Moto3, dove si è imposto il giapponese Kaito Toba (Honda). «Aldilà del misero punticino guadagnato, la cosa positiva è che Gabriel sia riuscito a finire la gara – ha commentato il team manager imolese -. Non era per niente scontato che dopo l’intervento chirurgico alla clavicola destra si riprendesse in una settimana, e riuscisse a correre una corsa impegnativa come quella della Moto3». Solo 22° invece il 16enne Riccardo Rossi (Honda). Buon decimo posto per Aleix Espargaro in sella all’Aprilia nella MotoGp, vinta da Andrea Dovizioso (Ducati). Andrea Iannone ha chiuso 14°. «Siamo andati a punti con entrambi i piloti – ha sottolineato Gresini – Ma il dato più interessante è che Espargaro ha registrato un distacco di soli 9 secondi e mezzo da Dovizioso. Questo indica che l’Aprilia ha fatto un grande passo avanti. Iannone invece è un più indietro rispetto ad Aleix, perché gli manca parte del lavoro dei test invernali». (a.d.p.)
Nella foto: il particolare «incriminato» sulla Ducati