Più di 3 mila firme a Imola e nella vallata del Santerno per completare la bretella
Obbiettivo raggiunto. Strade future, il comitato pro bretella costituitosi pochi mesi fa, ha raggiunto le 3 mila firme prefissate. Anzi, per essere precisi, ne ha raccolto 3.157. «Ci eravamo dati un obbiettivo ambizioso, che abbiamo addirittura superato – commenta Mirco Griguoli, portavoce del comitato -. Per questo voglio ringraziare per l’impegno tutti i volontari, tanti semplici cittadini, che nel corso di questi mesi hanno ascoltato e parlato con migliaia di altri cittadini». La raccolta delle firme è durata 4 mesi, durante i quali i volontari del comitato hanno organizzato 14 banchetti, dei quali 10 ad Imola e 4 nei comuni della vallata del Santerno. «I banchetti sono stati l’occasione per parlare con tantissime persone, che con noi hanno condiviso e rafforzato le motivazioni che ci hanno spinto ad impegnarci in prima persona – racconta Griguoli -. E siamo rimasti stupiti nel toccare con mano come il tema del traffico e del mancato completamento della “bretella” sia sentito non solo dagli imolesi ma anche da moltissimi residenti nella vallata, che non solo hanno firmato il nostro appello ma hanno dato il via ad una rete spontanea che ci ha permesso di raccogliere centinaia di firme, andando anche casa per casa, famiglia per famiglia. Una partecipazione – dice ancora Griguoli – che è sfociata anche in una affollata assemblea, tenutasi lo scorso 31 gennaio all’hotel Donatello. Questo ci rende orgogliosi perché conferma che l’impegno civile nel nostro territorio è ancora presente e per tematiche importanti, come quella della sicurezza stradale, i cittadini sono disposti a mobilitarsi in prima persona».
Come detto, il comitato chiede che l’asse di attraversamento nord-sud della città venga completato secondo il progetto originale, così come già realizzato in parte dalla precedente Amministrazione comunale. Opera viaria che, drenando il traffico di attraversamento, contribuirebbe a decongestionare il popoloso quartiere della Pedagna. E in questi mesi i volontari del comitato hanno anche testimoniato di persona la situazione difficile, a volte impossibile, del traffico che nelle ore mattutine blocca il quartiere Pedagna, in particolare le vie Puccini e Vivaldi, creando situazioni anche molto pericolose per i pedoni (questo inverno vi sono stati diversi incidenti, di cui uno mortale). Una rappresentanza del comitato, capitanata dallo stesso portavoce, martedì 5 marzo si è recata in municipio per consegnare alla sindaca Manuela Sangiorgi le firme allegate ad una lettera in cui si chiede il completamento dell’asse attrezzato di Imola e delle opere accessorie. Incontro che, però, non è avvenuto. «La segreteria ci ha prima avvisato che la sindaca era in ferie, rispondendoci che prima di prendere un appuntamento occorre sapere se la sindaca intenderà riceverci. Abbiamo così deciso di lasciare solo la copia della lettera indirizzata alla Sangiorgi – racconta Griguoli – mentre le firme, che rappresentano la voce di oltre 3 mila cittadini, le consegneremo alla sindaca quando ci riceverà».
Il 12 marzo Griguoli ha chiesto di nuovo alla segreteria della sindaca la possibilità di fissare un appuntamento. «Siamo stati invitati invece – aggiunge il portavoce – alla commissione sulla bretella in programma il 3 aprile, occasione in cui, però, la prassi prevede che potremo soltanto ascoltare senza intervenire. Questa è la grande politica di trasparenza e confronto. Noi chiediamo alla sindaca un incontro in cui possiamo anche spiegare le nostre ragioni e ci rendiamo disponibili a farlo prima del 3 aprile». Nell’attesa, il comitato non se ne starà con le mani in mano. «Il nostro lavoro continuerà sino a quando l’Amministrazione comunale non avrà chiarito pubblicamente le ragioni per le quali non ha ancora dato seguito agli accordi presi dalla Giunta precedente. Chiediamo sin da ora a tutti i gruppi consiliari di organizzare un Consiglio comunale straordinario su questo argomento perché sarebbe assurdo che Imola perdesse i 21 milioni di euro scritti nero su bianco nel Protocollo infrastrutture sottoscritto a dicembre 2017 con Società Autostrade e Città metropolitana, che permetterebbero alla nostra città di realizzare un’opera così importante senza spendere un euro delle casse comunali. Attendere ancora sarebbe irresponsabile e mi auguro che, al di là delle rivalità politiche, si trovi il buon senso di non sprecare questa opportunità più unica che rara». (r.c.)
Nella foto: il primo tentativo (andato a vuoto) di consegnare le firme raccolte alla sindaca di Imola