Arriva la “Guida del viaggiatore geologo” un secolo e mezzo dopo quella realizzata da Giuseppe Scarabelli
Una nuova guida per esplorare i geositi del territorio, sui passi di un grande imolese del passato, Giuseppe Scarabelli. Il volume si chiama appunto “La guida del viaggiatore geologo – Cartografia Itinerari Storia” – Alla scoperta dei geositi nel territorio imolese” e sarà presentata stasera, mercoledì 13 marzo, alle 20.30, nella sede del Ceas (Centro educazione alla sostenibilità) imolese, all’interno del complesso Sante Zennaro in via Pirandello 12 a Imola. Curatrice dell’opera, su indicazione e coordinamento del Ceas, è la società Ecosistema, mentre autori dei contenuti sono i geologi Sonia Venturi e Stefano Mariani. Entrambi saranno presenti alla serata, insieme al coordinatore del Ceas imolese, Massimo Bertozzi, a Catia Nanni, responsabile Ceas del Comune di Imola e all’assessore all’Ambiente, Andrea Longhi.
«Al Ceas va riconosciuto il ruolo preminente di conoscenza e valorizzazione dei siti di interesse geologico e la volontà di trasmetterne la conoscenza a tutti i cittadini – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Andrea Longhi -. La valorizzazione di questi tesori, veri e propri musei naturali, può avvenire attraverso la condivisione delle visite ai siti, tutte ricche di emozioni, che lasceranno un segno indelebile in chi si recherà in quei luoghi».
Ai geositi la Regione Emilia-Romagna ha riservato una normativa specifica, la legge regionale n. 9 del 2006 e successive modifiche e nel territorio imolese ne ha individuati e tutelati 13 geositi tra paesaggi (i calanchi), rocce (ad esempio i gessi), contorsioni delle stratificazioni prodotte dai movimenti della Terra nelle arenarie e nelle marne dell’alta Valle del Santerno. Cosa sono i geositi? Sono gli elementi base della geo-varietà di un’area, nei quali è riconoscibile l’azione di un processo geologico antico o attuale, o il suo prodotto. Sono i “luoghi della geologia” e, nel loro insieme, il “patrimonio geologico” di un territorio.
Come accennato, la guida segue le orme di Giuseppe Scarabelli che, nel 1864, nell’intento di far conoscere al pubblico le meraviglie geologiche e archeologiche del territorio, disegnò la “Guida del viaggiatore geologo nella regione Appennina compresa fra le Ferrovie Italiane Pistoja-Bologna, Bologna-Ancona, Ancona-Fossato”, stampata nel 1870 come un unico foglio pieghevole della misura di 53×75 centimetri. (cm 53×75). Una copia originale di quella guida è ancora oggi conservata nella Biblioteca comunale di Imola, assieme all’intero archivio Scarabelli, prodotto in oltre settant’anni di studi. Scarabelli (1820-1905) rappresenta una figura importantissima per la sua instancabile attività di ricerca scientifica, che spaziava dalla geostratigrafi, alla paleontologia e all’archeologia.
Lo scienziato imolese esplorò ampiamente e approfonditamente i siti di interesse geologico dell’area bolognese, imolese e faentina, documentando le proprie esplorazioni con note, disegni, fotografie, rocce e fossili, oggi conservati nei musei locali. L’importanza della sua opera e del suo contributo allo sviluppo delle moderne teorie geologiche ha reso naturale la scelta di intitolargli il volume che sarà presentato oggi e che richiama, nel titolo, l’opera del 1870 ideata proprio per la divulgazione, conoscenza e tutela dei beni geologici e della loro interazione con l’uomo. Stampata in 2.700 copie, la guida si avvale del contributo per l”anno 2018 della Regione Emilia- Romagna, che ha cofinanziato il progetto predisposto dal Ceas imolese “Il viaggiatore geologo nell”Appennino Imolese – Esplorazioni geoturistiche sulle orme di Giuseppe Scarabelli”. Del progetto, oltre al volume, fanno parte anche scursioni guidate ai geositi del territorio. La guida è in distribuzione gratuita al Ceas, allo Iat del Comune di Imola, nei Musei civici e nelle biblioteche del territorio, mentre la versione digitale al momento è online nel sito del Ceas. (r.cr.)
Nella foto la copertina della guida