Svolta obbligata a destra per chi esce dall”A14 a Castel San Pietro: soluzione provvisoria in attesa della rotatoria
Svolta obbligata a destra per chi si immette sulla San Carlo provenendo dal casello dell’A14. Per ritornare verso Castel San Pietro occorrerà andare fino alla rotatoria di Ca’ Bianca-Outlet, scendere e ritornare indietro. Questa l’idea della Città metropolitana, in accordo con il sindaco di Castel San Pietro, nonché vicesindaco metropolitano, Fausto Tinti, nell’attesa che si sblocchi l’impasse tra Autostrade per l’Italia Spa (Aspi) e Governo sulla quarta corsia e la rotonda. A raccontarlo è lo stesso Tinti: «E’ una proposta che nasce dalle indicazioni dei tecnici della Viabilità e che io sottoscrivo vista la pericolosità di quell’intersezione». La Città metropolitana (titolare della strada) ha inviato una lettera a Società Autostrade «perché la scelta inciderà sullo svincolo che è di proprietà di quest’ultima – precisa Tinti -, e sarà informato anche il ministero dello Sviluppo economico».
Una soluzione provvisoria per migliorare la sicurezza di uno dei punti critici castellani. «Ogni anno rileviamo una settantina di incidenti nel nostro territorio, quell’intersezione è dove interveniamo più spesso» conferma Leonardo Marocchi della municipale castellana. Nel 2018 si parla di sei incidenti di cui cinque con feriti per la sola municipale, a questi ne vanno aggiunti «almeno un paio al mese con soli danni ai mezzi che si concludono con la constatazione amichevole» e quelli nei quali sono intervenute altre forze dell’ordine, in particolare in orario notturno.
E’ ormai una decina d’anni che le amministrazioni susseguitesi hanno cercato soluzioni. Come non ricordare, ad esempio, la travagliata discussione con Società Autostrade in merito al quinto braccio della rotonda per la cittadella dello sport e commercio di Decathlon, tramontata negli anni della crisi economica. Quando finalmente, mesi fa, è giunta a termine la progettazione dell’ampliamento dell’A14 con annessa rotonda, sembrava che i cantieri dovessero partire a breve, invece si è bloccato tutto. «La rotatoria all’uscita del casello – continua il sindaco -, così come tutto l’ampliamento dell’A14, è arrivata alla progettazione esecutiva dopo un percorso conclusosi nel 2018 con le Conferenze dei servizi, ed è pronta per la gara pubblica. Il progetto è fermo tra i ministeri dello Sviluppo economico e quello dell’Ambiente per le “verifiche tecniche di ottemperanza delle prestazioni”, questo è quanto mi hanno detto. Ma sia chiaro, ad oggi Regione Emilia Romagna ed enti locali hanno fatto tutto quanto compete loro. Ora tocca a Governo e Autostrade» conclude Tinti.
Non a caso Tinti ha appoggiato, insieme ai colleghi di Dozza, Ozzano, Medicina e Castel Guelfo, per rimanere nel circondario e dintorni, la manifestazione che si è svolta sabato, voluta dal sindaco metropolitano Virginio Merola, per sollecitare il Governo a sbloccare le infrastrutture per l’Emilia Romagna, a partire dal passante di mezzo, per molti versi strettamente intrecciato con la quarta corsia. (l.a.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 7 marzo
Nella foto l”uscita del casello dell”A14 sulla San Carlo